La super prestazione di Verona
Baselli di nuovo panchinaro?

Tra i migliori in campo nella rocambolesca sconfitta di Verona dovrà, però, tornare in panchina domenica prossima a Genova. E’ il destino, con ogni probabilità di Daniele Baselli, del quale più di un club che va per la maggiore si sta interessando in maniera insistente.

Al suo posto contro i rossoblù liguri rientrerà, scontata la squalifica, Cigarini, titolare a tutti gli effetti. Le gerarchie, si sa, vanno rispettate tanto più che le qualità tecniche di Cigarini sono, da tempo, fuori discussione.

Consentiteci, però, di ritenere un paradosso il fatto che un nazionale under 21, ormai sulla strada della definitiva valorizzazione debba accontentarsi di vedere i propri compagni al pronti-via.

Si dirà: ma il posto fisso a Cigarini è doverosamente e rigorosamente da salvaguardare. Bene o se preferite d’accordo. Ma dove sta scritto che in quella che viene definita la zona nevralgica del campo non possano convivere Cigarini e Baselli?

E’ già successo, del resto, in alcuni scampoli di partita. Ed anche con la maglia azzurra Baselli è stato utilizzato a fianco del regista di ruolo. Lungi dal sostituirci a mister Stefano Colantuono visto, tra l’altro, che gli riconosciamo puntualmente il palpabile merito che in virtù delle sue scelte ci sta garantendo, da tempo, la permanenza nella massima serie in assoluta tranquillità.

Ancora sul tema Baselli ci piace evidenziare la strategia vincente grazie alla quale riuscì a riportarlo, in estate, a Bergamo. In comproprietà, allora, con il Cittadella, non senza il classico rischio-calcolato, il direttore generale Pierpaolo Marino (nelle vesti di operatore di mercato) su preciso input del presidente Antonio Percassi, si assicurò il giocatore alle buste per una cifra sicuramente vantaggiosa.

Ricorda Marino: “Guai se avessimo perso Baselli. Dico a chiunque che nel vederlo la prima volta giocare sono stato gioiosamente ipnotizzato. Non a caso Baselli lo includo tra i quindici migliori centrocampisti italiani”. Se a sostenerlo è Marino...

Arturo Zambaldo