La sfida col Chievo: Atalanta pronta
E se fosse il momento di De Luca?

Sul Maxi Moralez della corrente stagione sportiva solo unanimità di consensi. Ci mancherebbe.Da qui l’inamovibilità in squadra anche domenica contro il Chievo, a Bergamo. L’unico interrogativo riguarda le sue non perfette condizioni fisiche. E se fosse il momento di De Luca?

Sul Maxi Moralez della corrente stagione sportiva solo unanimità di consensi. Ci mancherebbe.Da qui l’inamovibilità in squadra anche domenica contro il Chievo, a Bergamo. L’unico interrogativo riguarda le sue non perfette condizioni fisiche.

Stando, così, le cose però, e per fortuna, mister Colantuono non si troverebbe scoperto nello specifico ruolo. A scalpitare, per un posto da titolare, c’è pur sempre De Luca in grado, per tipo di gioco, di sostituire l’estroso “tascabile”.

De Luca, poi, di questi tempi non avrebbe rivali considerato il mancato impiego di Livaja, tutt’ora fuori rosa per i noti motivi disciplinari. In tal caso verrebbe riproposta la copia Denis-De Luca, incaricata di perforare la difesa veneta.

Dopo il recente ricorso a Baselli che ha superato al meglio l’avvicendamento di Cigarini, se arrivasse il turno per la nostra “zanzara” ci sarebbe seguito alla linea giovane più volte sostenuta dalla dirigenza e invocata, puntualmente, dai supporter.

A fortificare questa politica è una classifica che vede, ormai, l’Atalanta al riparo dalla zona a rischio. Con i ventinove punti, già blindati in cassaforte, e tredici gare da disputare il partito della prudenza non ha più ragione di esistere. E De Luca con i ventidue anni indicati dalla carta di identità rappresenta la pedina ideale per schierarlo in campo alla prima occasione.

Altrimenti tanto valeva trasferirlo, magari in prestito, ai club, in particolare di serie B, che lo avevano insistentementerichiesto sia nel mercato estivo sia in quello dello scorso gennaio. Parlando, invece, della sfida con il Chievo vincerla equivarrebbe compiere un sostanzioso balzo verso il centro della graduatoria. Vale la pena ricordare che allo stadio Bentegodi (6 ottobre, settima del torneo) l’Atalanta colse la sua unica vittoria mettendo in seri guai la gestione-Sonnino, poi, esonerato.

Arturo Zambaldo

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