La «reeeeteeeee» (di Loria) al Chievo
«Io ne ho fatto un quadro» - Video

«I gol dei difensori sono un’arma in più. E se ne fai uno bello come il mio, poi lo metti in un quadro»

Tra un anno ricorrerà il decimo anniversario dal gol più pazzesco che un difensore dell’Atalanta abbia mai fatto. Proprio a Verona, al Chievo. Una rovesciata da appena dentro l’area che su youtube con il commento di Elio Corbani («la reeeeteeeee...») ha superato le 107mila visualizzazioni e sommando i vari video sfiora le 160mila. Simone Loria ora allena i Pulcini della scuola calcio Mercadante che ha aperto a Torino e che vanta già 250 iscritti, ma quel 19 novembre 2006 se lo ricorderà per sempre.

«Pensate che anche i bambini che alleno sono andati a vedere quel gol. Sono del 2006, qualcuno non era neanche nato quando l’ho fatto. Io ne ho fatto un quadro. Serve un bel coraggio per fare un gol simile, ma devi anche saperlo fare. Io ci ho provato perché quello era l’unico modo per calciare in porta: se avessi stoppato la palla, avrei permesso al difensore di chiudermi. È scontato dire che è il gol più bello che ho fatto».

E Loria di gol ne ha sempre fatti tanti: 11 nelle due stagioni a Bergamo. «I gol dei difensori sono un’arma in più, specialmente nel calcio moderno dove molte partite vengono decise dai calci piazzati. Sono un valore aggiunto rispetto ai gol degli attaccanti. E non sono da tutti. Nel senso che non tutti i difensori ce l’hanno dentro: serve intuito, senso del gol, capire dove può arrivare la palla».

L’Atalanta quest’anno sta volando anche grazie ai gol dei suoi centrali. «Ma un gol come il mio non lo hanno fatto» scherza Loria rivendicando giustamente con orgoglio l’unicità della sua prodezza. «Domenica sono convinto che sarà una partita bella da vedere e da giocare. Perché nessuna delle due squadre ha da perdere qualcosa. Sia l’Atalanta che il Chievo sono partite bene, si ritrovano con una classifica tranquilla e potranno affrontarsi con serenità. L’Atalanta sta facendo un gran bel campionato e può guardare al futuro con positività. Senza però andare troppo in là coi pensieri. Secondo me la cosa migliore è non pensare a dove si potrà essere a giugno, ma soltanto alla partita successiva. Poi alla fine del campionato si tireranno le somme e si vedrà dove si è».

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