La prossima impresa di Simone Moro
Sulla montagna più fredda del pianeta

L’alpinista bergamasco ha annunciato al mensile Orobie che la meta della prossima sfida sarà il Pik Pobeda in Siberia.

«Ho pensato al mio prossimo obbiettivo cavalcando l’onda della curiosità, ponendo la domanda di dove potesse essere la montagna più fredda del pianeta e l’ho trovata in Siberia. Vicino al Circolo polare artico, nella regione della Yakutia, ci sono catene montuose selvagge e mostruosamente gelide durante i bui e tormentosi inverni». Simone Moro ha annunciato così, sulle pagine del mensile Orobie, la meta della prossima spedizione: è il Pik Pobeda, nelle Chersky Range. Una catena montuosa che si snoda «per 1.500 chilometri nei territori - scrive Moro - divenuti tristemente famosi per i Gulag sovietici. Il mio viaggio nel “polo del freddo”, così lo chiamano, vuole essere un modo per toccare con mano quei luoghi, incontrare la gente che da secoli vive e resiste in posti desolati. Lì si sono registrate temperature di -71,3 gradi a gennaio e di +35 gradi d’estate

E l’alpinista bergamasco spiega che il lungo viaggio partirà proprio dall’aeroporto di casa, il prossimo 22 gennaio. Per arrivare al campo base la spedizione dovrà far conto anche sulle renne di una piccola comunità nomade. La cordata alpinistica sarà formata, oltre che da Simone Moro, da Tamara Lunger, il fotografo Matteo Zanga e il reporter italo-russo Filippo Valoti Alebardi. Come logista ci sarà l’alpinista locale Oleg Sayfulin.

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