È pressoché ininfluente piazzarsi al primo o al secondo posto della corrente regular season. Di sostanziale importanza per l’Intertrasport è presentarsi al via degli ormai prossimi playoff al top della condizione psico-fisica. Da tempo, infatti, il team orobico alterna la vetta alla piazza d’onore della serie A dilettanti con il verdetto definitivo che conosceremo domenica 5 aprile al termine dell’ultima giornata della stagione regolare.
Con ogni probabilità, dopo ventisei turni disputati, vedremo Forlì e Intertrasport guidare appaiate definitivamente la graduatoria anche se lo scettro del comando dovrebbe spettare al quintetto romagnolo in virtù di una migliore differenza canestri negli scontri diretti.
In chiave Intertrasport, ribadiamo, non è il caso di rammaricarsi: l’annunciato obiettivo di centrare il salto in Legadue non passerà dal piazzamento finale conseguito in questa prima fase del campionato.
Ad incidere nelle sfide-spareggio saranno almeno cinque fattori: spessore tecnico dell’organico; i citati aspetti mentali e atletici; apporto della tifoseria e della società.
Se analizziamo ad uno ad uno la cinquina di elementi esposti non abbiamo difficoltà nell’avallare ad occhi chiusi, sull’argomento-promozione da parte di Gamba e compagni, la qualità della rosa e il contributo dei supporter.
Abbastanza fiduciosi siamo sull’approccio alle gare e sulla forma, intesa nel più ampio senso del termine, viste le confortanti prestazioni offerte dall’ intero collettivo anche nelle ultime gare. Da verificare, invece «sul campo» le reazioni più che altro emotive della dirigenza. In questo ambito preziosi sarebbero i suggerimenti del general manager Euclide Insogna e dell’inossidabile Alberto Mattioli, entrambi con grandi esperienze alle spalle.
Insomma tutto o quasi, alla vigilia, gioca a nostro favore e perdere una occasionissima del genere per riportare a Bergamo il basket d’élite sarebbe davvero un bel guaio.
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