Il responso è unanime. Gli «Internazionali di tennis di Bergamo – Trofeo Baci&Abbracci» sono un grande torneo. Ben più grande nella forma e nella sostanza di quanto non dica il montepremi di 50 mila dollari. A sostenerlo gente che di tennis ne mastica tanto, e pure ad alti livelli: il ct di Davis Corrado Barazzutti, il direttore degli Internazionali d’Italia Sergio Palmieri, e ancora tutti i coach e i giocatori presenti. Il merito va ai giocatori stessi, che stanno onorando in pieno questo impegno: da Davide Sanguinetti, numero 2 d’Italia e 44 al mondo, alla stella nascente del firmamento azzurro Andreas Seppi, al talentuoso bolognese Simone Bolelli, fino agli stranieri con l’olandese Schalken (ex numero 11 Atp) in testa. Ma il merito va soprattutto a chi ha portato dalle nostre parti un evento di questo genere, che sta richiamando un pubblico inatteso per questo sport, facendo rivivere i fasti di un passato lontano almeno 30 anni. Per l’incontro fra Seppi e Galimberti, primo turno della seconda giornata, c’erano 1.500 spettatori. Qualcosa di eccezionale per una prova di queste dimensioni. E allora possono già dire di aver vinto la loro scommessa i componenti della Olme Sport, che organizza il torneo in collaborazione col Tc Bergamo: Gabriele Merelli, il direttore del torneo Marco Fermi e tutti coloro che hanno creduto nel progetto. In questo weekend si conclude la nove giorni di grande tennis in terra orobica, con la finale in programma domenica pomeriggio. Francesi e italiani sono stati i protagonisti, ma al di là del nome che verrà iscritto nell’albo d’oro, l’avventura di questo gruppo non si fermerà qui, ma anzi proseguirà in maniera ancora più importante. A Bergamo, questa settimana, ha vinto il tennis.
(09/02/2006)
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