Insulti a Vlahovic, Gasp: «Maleducazione, no razzismo». La solidarietà della Figc

«Non è razzismo, ma maleducazione». Gian Piero Gasperini, derubrica in «offesa a un singolo» il coro «sei uno zingaro» che durante la partita con la Juventus è stato rivolto a Dusan Vlahovic dalla Curva Nord dei tifosi, con tanto di stop dell’arbitro Doveri alla partita per 1’.

Finale infuocato quello tra Atalanta e Juventus al Gewiss Stadium. Maehle e Vlahovic, al 90’, vengono a contatto con il serbo che finisce a terra. Fallo concesso da Doveri, con i due che si affrontano dopo la decisione del direttore di gara: il bisticcio viene notato dalla Curva Nord atalantina che inizia ad intonare il coro «Sei uno zingaro», già cantato durante un Atalanta-Fiorentina del 5 ottobre 2021, quando il numero 9 indossava la maglia viola.

Il giocatore bianconero fa notare al direttore di gara l’insulto, per pochi secondi si ferma il gioco: Doveri non interrompe la gara (è stato assegnato un minuto aggiuntivo di recupero e poi un altro rispetto ai cinque iniziali), ma dagli altoparlanti del Gewiss Stadium viene intimato ai tifosi di smettere, ricordando il rischio di sospensione e dello 0-3 a tavolino. Gli stessi giocatori dell’Atalanta chiedono direttamente dal campo di smetterla, cercando di riportare la situazione alla calma.

Vlahovic è anche l’autore del secondo gol della Juve e quando segna subito si dirige sotto la curva eslutante. Arriva l’ammonizione dell’arbitro e la gara finisce tra le polemiche. Che si inaspriscono a fine match. «Lega e Figc, cosa deve succedere per sospendere una partita per razzismo?», twitta Mauro Berruto, ex ct della pallavolo e responsabile sport del Pd, parlando di «vergogna». E ora la parola passa al giudice sportivo mentre la Procura annota il fatto e la Figc esprime solidarietà alla Juventus.

Tra gli ultrà dell’Atalanta e Vlahovic si tratta certo di ruggini risalenti alla militanza alla Fiorentina del centravanti serbo nella scorsa stagione quando fu bersagliato anche in fase di interviste dopo il triplice fischio, in Campionato, l’11 settembre del 2021. Ma il nuovo episodio, vista anche l’esultanza polemica di Vlahovic al successivo gol del 2-0 e il giallo di Doveri che ha poi «frenato» il centravanti tentato da altre risposte, riaccende il caso razzismo dopo il caso Lukaku-Juve.

«Il razzismo è gravissimo e va combattuto, ma in questo caso si tratta piuttosto di maleducazione. E’ rivolto a un singolo. Il razzismo è una cosa più seria - le argomentazioni del tecnico nerazzurro intervenuto a Dazn -. Se parlate di razzismo siete completamente fuori strada. Noi abbiamo Pasalic e Djmsiti, in passato Ilicic: avrebbero dovuto fare cori anche a loro. Condanno qualsiasi gesto di maleducazione».

Se l’allenatore di casa minimizza, Massimiliano Allegri è più drastico: «Purtroppo questi fatti che capitano vanno combattuti: bisogna essere bravi a far finta di niente, bianchi, neri o gialli che siano. La forza d’ignorare potrebbe aiutare a zittire tutti», l’appello del bianconero. «Per il resto - conclude - lasciamo giudicare e prendere provvedimenti chi di dovere», la chiusura di Allegri.

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