Sport / Bergamo Città
Venerdì 09 Settembre 2016
Il «Sic» continua a fare del bene
Prima pietra della casa per disabili
«Pensavo foste meno!» Così ha esordito Paolo Simoncelli, giovedì 8 settembre, visibilmente emozionato, davanti alle centinaia di fans e amici radunatisi sulla collina di Coriano, a Sant’Andrea in Besanigo, per la cerimonia della posa della prima pietra della casa accoglienza per ragazzi disabili intitolato a Marco Simoncelli, il «Sic», morto nel 2011 sul circuito malese di Sepang a 24 anni.
«Oggi voglio far vedere a chi ha creduto in noi che avevano ragione - ha continuato il papà di Marco - dalla signora che ogni mese da cinque anni manda alla Fondazione 5,80 euro alle grandi aziende che ci danno cifre più grosse. Voglio dimostrare che è possibile fare bene». Tra i presenti al momento ufficiale Carlo Pernat, che ebbe per primo l’idea di costituire la Fondazione, Carmelo Ezpeleta, Ceo di Dorna. Presenti, oltre ai progettisti di Polistudio Aes, anche gli sponsor storici del Sic, prima tra tutti San Carlo che in questi anni ha avviato grandi azioni a sostegno della Onlus.
Non poteva mancare poi Paolo Beltramo, leggendario commentatore della MotoGp e grande amico da sempre del Sic. Ed è stato proprio Beltramo a leggere la pergamena scritta per Marco dai suoi genitori, di cui segue un estratto: «Questa prima pietra è solidissima perché appoggia sulla sofferenza che si può alleviare, sulla sfortuna che si può contrastare, sul destino avverso che si può combattere, sull’amore che può provare a vincere….. Questa è la gara più importante perché è una gara senza traguardo e senza fine che tu, Marco, vincerai ogni volta che nella struttura d’accoglienza nascerà un sorriso…».
La cerimonia si è conclusa con la benedizione della prima pietra, sotto alla quale resteranno per sempre conservate le parole scritte da papà Paolo e mamma Rossella per il loro Marco. Una copia del testo integrale sarà riportata sul muro esterno della casa di accoglienza, il «muro di Marco». Tra i presenti anche il primo cittadino di Coriano, Domenica Spinelli. «Marco ha cambiato la storia di Coriano - ha dichiarato - portando Coriano nel mondo e ora il mondo guarda a Coriano grazie alle opere della sua Fondazione».
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