Sport / Bergamo Città
Domenica 05 Giugno 2016
Il ricordo del pugile Luca Messi
«Davanti ad Ali avrei pianto»
Il ricordo del pugile bergamasco Luca Messi che racconta di quell’incontro mancato con il grande Ali, morto sabato 4 giugno. «Un grande - scrive in questo ricordo Messi -. Perchè per lui bisogna unire il discorso sportivo a quello umano e lui è stato unico».
«Uno shock nel cuore della notte. Mi ha svegliato un messaggio sul cellulare e ho subito capito che era successo qualcosa di grave. Era proprio così: un amico mi scriveva che era morto Muhammad Ali. È come se mi avessero detto che se ne andava uno di famiglia: non l’ho mai conosciuto di persona, ma è ovviamente stata una presenza fissa nella mia vita e nei miei sogni di pugile».
«Perché Ali era grande, semplicemente il più grande. Non a caso è stato dichiarato il miglior sportivo della storia, una scelta che mi trova totalmente d’accordo. Dal punto di vista tecnico, se ne può parlare: ci sono stati altri pugili al suo livello, da Joe Louis in poi. Ma parlando di Muhammad Ali non ci si può fermare ai confini del ring: bisogna unire il discorso sportivo a quello umano e lui è stato unico. È stato il primo grande personaggio mediatico della storia dello sport: aveva un carisma incredibile, che ha utilizzato per combattere le sue battaglie».
«Un rammarico ce l’ho: qualche tempo fa avevo chiesto a Don King di organizzare un incontro con lui, c’era la possibilità, ma ho perso tempo e non posso perdonarmelo. Credo sarebbe stata l’unica persona al mondo di fronte alla quale sarei scoppiato a piangere dall’emozione. Perché lui era Muhammad Ali, lui era la boxe».
Leggi il ricordo integrale su L’Eco di Bergamo del 5 giugno
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