Il presidente Ivan Ruggeri: il Vavanon si tocca. La squadra sì

«Abbiamo fatto un passo indietro. Ribadisco che Vavassori non è in discussione, semmai da mettere in discussione è la squadra e l’atteggiamento che ha tenuto in campo, che non mi è affatto piaciuto. Valuteremo in settimana cosa fare, adesso non posso dire di più». E’ stato il primo commento del presidente Ruggeri, visibilmente abbattuto al termine del ko subito dall’Atalanta al comunale contro il Perugina. Il presidente ha sperato fino all’ultimo in una reazione di orgoglio, che però non è arrivata.

«Questo Perugia - ha affermato Ruggeri nelle dichiarazioni del dopo-partita - non mi sembrava affatto irresistibile, anzi non lo era proprio, basta andare a vedere cosa aveva combinato fino ad ora in trasferta. Il fatto di aver perso, e pure chiaramente, significa che l’Atalanta è tornata indietro a tre settimane fa. Col Brescia, ma anche a Reggio Calabria, ci eravamo espressi piuttosto bene, meglio di oggi, ed è per questo che vedere questo tipo di incontro lascia molto amaro in bocca».

Mancanza di concentrazione, o di determinazione? Ruggeri non se lo sa spiegare. «Certo è - dice - che qualcosa non è andato per il verso giusto. Abbiamo preso due gol e abbiamo dimostrato di essere una formazione che va meno delle altre. Se mi sbaglio, correggetemi».

Neppure il fatto che le dirette rivali dei nerazzurri non abbiano brillato, è motivo di consolazione. Anzi. «Fa ancora più male vedere i risultati di questa giornata - ribadisce Ruggeri - perchè se non si recuperano punti in occasioni come questa non vedo quando possiamo tentare di tirarci fuori».

Il presidente si dice più preoccupato di quanto ha visto in campo, che degli impegni ravvicinati che attendono la squadra a Torno e poi a Milano con l’Inter. I tifosi chiedono di tornare sul mercato, ma Ruggeri dribbla l’argomento meglio di un attaccante: «E’ comprensibile che i tifosi siano delusi, hanno ragione di esserlo. Ma prima di comprare qualcuno bisogna vedere i giocatori che sono scesi in campo e chi è rimasto fuori».