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Martedì 24 Febbraio 2004
Il Milan ritrova Superpippo per mangiarsi il Praga
Il Milan ritrova Superpippo per mangiarsi il PragaAncelotti: «Il presidente vuole una squadra d’attacco e così sarà, io gioco sempre con due punte»
La gara di andata degli ottavi di finale di Champions League è in programma questa sera a Praga contro lo Sparta. Intorno al Milan c’è molta curiosità di sapere come Carlo Ancelotti prenderà buona nota delle osservazioni, scritte o orali che siano, del suo presidente.
La richiesta di Silvio Berlusconi in voce e in video ha fatto diventare la formazione prevista per questa sera più importante di qualsiasi altra considerazione. Ancelotti, dopo aver spiegato che tutto si era già chiarito sabato sera a cena con lo stesso Berlusconi e Galliani, vorrebbe mettere fine al tormentone. E anche senza ufficializzare la formazione di questa sera, alla fine torna sempre a quel punto: il Milan con Shevchenko-Inzaghi, ovvero a due punte, che per la Champions diventa ora scelta obbligata, sotto diversi aspetti. «Il presidente vuole un Milan d’attacco e avrà un Milan d’attacco», la risposta diplomatica ma neanche troppa di Ancelotti, prima dell’allenamento a Praga, a un giornalista ceco cui non era sfuggito l’argomento del giorno.
«Io gioco sempre con due punte - dice Ancelotti rivelando un po’ dei termini dell’intesa tecnico-tattica con Silvio Berlusconi, uno che viene unanimemente considerato nell’ambiente sportivo tra i pochi presidenti che capiscono di calcio - ma queste due punte possono essere Sheva-Kakà, Borriello-Inzaghi, Rui Costa-Tomasson, eccetera». In altre parole, due punte non necessariamente significano due attaccanti di ruolo.
«Quando è finita la prima parte della Champions League - racconta Ancelotti - avevamo un sogno: quello di far benissimo questo scorcio di campionato e ripresentarci qui agli ottavi di coppa, in testa alla classifica del campionato, con tutti i giocatori a disposizione e un’ampia scelta per gestire al meglio le due manifestazioni. Mi pare di poter dire che questo obiettivo è stato raggiunto».
Adesso Ancelotti potrà dosare i suoi: ad esempio Kakà, squalificato per domenica con la Lazio, giocherà 90’ questa sera. Tomasson, che è rimasto a Milano per i postumi di uno scontro con Cordoba nel derby, verrà invece buono per l’Olimpico. Con lo Sparta, assente Nesta, rientra Maldini.
E poi è il momento del re di coppe, Filippo Inzaghi. Ancelotti non lo ammetterà neanche sotto tortura, ma quasi sicuramente Inzaghi farà coppia dall’inizio con Shevchenko. E così la tempesta, almeno quella calcistica e almeno per oggi, alla fine diventerà un piccolo temporale: «Non c’è bisogno - aggiunge Ancelotti - di sdrammatizzare. Semplicemente non mi va più di parlarne, anche perchè poi alla fine si butta tutto in politica». E allora domani chi gioca? «Non lo so - risponde - provate a indovinare voi».
Ancelotti snocciola i numeri record di questo Milan. «L’anno scorso i risultati in questo periodo erano assai altalenanti. Quest’anno, dopo la pausa, marciamo con 8 vittorie e un pari. I motivi? Ne indico tre: l’essere campioni d’Europa ha aumentato la nostra consapevolezza e la nostra sicurezza, sono arrivati tre giocatori fortissimi come Cafu, Kakà e Pancaro e, se permettete, l’allenatore è migliorato».
Le formazioni di Sparta Praga-Milan (ore 20,45 Sky sport 2)
SPARTA PRAGA (4-4-2): 29 Blazek, 4 Pergl, 16 Hubschman, 17 Johana, 3 Labant, 8 Poborsky, 7 Zelenka, 15 Kovac, 2 Sivok, 24 Stajner, 27 Gluscevic. In panchina: 1 Kouba, 18 Poledica, 22 Homola, 10 Michalik, 23 Baranek, 25 Volek, 21 Jun. All. Kotrba.
MILAN (4-3-1-2): 12 Dida, 2 Cafu, 19 Costacurta, 3 Maldini, 26 Pancaro, 8 Gattuso, 21 Pirlo, 20 Seedorf, 22 Kakà, 7 Shevchenko, 9 Inzaghi. In panchina: 77 Abbiati, 24 Laursen, 4 Kaladze, 27 Serginho, 32 Brocchi, 10 Rui Costa, 18 Borriello. All. Ancelotti
Arbitro: Poll (Inghilterra).(24/02/2004)
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