Il Giro è passato da Bergamo
Da Brembate 62 km fino a Rogno

Un boato alle 14.35, urla e applausi, e il Giro d’Italia è passato in centro a Bergamo. Nella storia del Giro d’Italia la tappa di domenica 25 maggio verrà ricordata come la tappa di Montecampione, ma per noi bergamaschi avrà anche un’altra valenza: la corsa rosa è entrata nella nostra provincia per 62 km.

Un boato alle 14.35, urla e applausi, e il Giro d’Italia è passato in centro a Bergamo. Nella storia del Giro d’Italia la tappa di domenica 25 maggio verrà ricordata come la tappa di Montecampione, ma per noi bergamaschi avrà anche un’altra valenza: la corsa rosa è entrata nella nostra provincia per 62 km.

In una frazione-record per quanto riguarda il coinvolgimento delle province attraversate (ben otto: Biella, Vercelli, Novara, Varese, Milano, Monza-Brianza, Bergamo, Brescia), sulle nostre strade il Giro sta sfilando per una sessantina abbondante di chilometri, poco meno di un’ora e mezzo di corsa. Da Brembate a Rogno.

Attraverserà la pianura, la città, la Valcavallina, costeggerà il lago di Endine e toccherà il Sebino a Lovere. Non sarà un passaggio epocale, perché la tappa vivrà in quella fase un momento interlocutorio, nell’attesa di scaldare i ferri sull’erta finale. Sarà probabilmente in atto una fuga partita da lontano e destinata ad esaurirsi in vista dell’arrivo.

A Bergamo, nell’attraversamento della città, è stato tuttavia possibile vivere un evento coinvolgente, perché la Carovana Rosa, che precede la corsa di un paio d’ore, ha sostato in pieno centro, all’incrocio fra le vie Paleocapa, Mai e Giovanni XXIII, fra le 13 e le 13,20: una ventina di minuti dedicati alla consueta distribuzione di gadget. Poi verso le 14,30 ecco come dei fulmini i ciclisti in gara. Un attimo intenso e ricco di storia, verso nuove strade.

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