«La folla che accompagna i corridori di una grande manifestazione come il Giro d’Italia è sempre benvenuta: ma bisogna lanciare un appello affinché si attenda con pazienza il passaggio di tutti i ciclisti, per evitare spiacevoli incidenti soprattutto sulle salite della Valle Brembana e di Città alta»: queste le parole con le quali Ivan Gotti, bergamasco e due volte vincitore del Giro, si è affidato al buon senso del pubblico numeroso che sabato seguirà la tappa da Cantù a Bergamo, con passaggi importanti al passo San Marco e di Santa Trinità.
«Abbiamo tutti presenti le immagini del muro di folla che si apre di fronte ai corridori in salita – ha spiegato Gotti -. Per i ciclisti in testa non ci sono mai problemi, anche perché spesso sono isolati al comando. Il problema è per i ritardatari, che spesso viaggiano in gruppetti e si trovano a dover schivare le persone per strada. È bene che ci sia rispetto anche per loro».
L’appello vale per tutto il percorso della tappa bergamasca, dal passo San Marco all’arrivo di Bergamo in piazza Matteotti, attraverso la Val Brembana (con il passo di Santa Trinità a Dossena) e un passaggio affascinante in Città alta.
(24/05/2007)
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