Gomez e Moralez tra i più amati
Ma mister Salvioni è perplesso

Entrambi i sudamericani, a detta di Sandro Salvioni, allenatore orobico, non agevolerebbero sino in fondo il compito della punta di turno, si chiami German Denis o Mauricio Pinilla.

Lunga vita all’Atalanta per Papu Gomez (non a caso lo vorrebbe il Milan) e Maxi Moralez (rimasto meno male, in estate, a Bergamo) . Del resto, sono tra i più gettonati nelle classifiche di rendimento nel corrente campionato. Premessa, questa, rigorosamente doverosa. Entrambi i sudamericani, però, a detta di Sandro Salvioni, allenatore orobico, non agevolerebbero sino in fondo il compito della punta di turno.

In effetti, schierati uno da una parte, il secondo dall’altra, più che fornire palloni al bomber titolare e metterlo così in movimento sono portati a privilegiare la finalizzazione delle rispettive giocate. Un aspetto, questo, comunque non affatto da scartare a priori considerando la loro incisività in avanti con resa effettiva annessa.

A essere penalizzati se mai, sempre secondo l’analisi di Salvioni, sarebbero in un certo senso gli stessi Pinilla e Denis. Tenendo conto della specifica valutazione, o se preferite ipotesi, una cosa va di pari passo: Denis, quando è stato schierato, non ha convinto come auspicato. Pinilla, dal canto suo, ha sì collezionato, sin qui qualche reti, ma figlie, soprattutto di individuali acrobazie di tecnica sopraffina.

A disposizione c’è, anche, il meno solista o giù di lì D’Alessandro al quale mister Edy Reja concede, di tanto in tanto, alcuni minutaggi. Ma al di là di motivazioni e ragionevoli strategie tattiche che potrebbero magari reggere, dimenticare in panchina Gomez o Moralez diventerebbe, poi, rischioso ai fini dell’economia del gioco e dei risultati da centrare. L’ideale sarebbe se la premiata copia di fantasisti sdoppiasse le reciproche caratteristiche sul manto erboso coniugando, cioè, le qualità di alta scuola calcistica con assist e quant’altro all’indirizzo del centrattacco di giornata. Ma è molto più facile a dirsi che a farsi. O no?

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