Giro: Morbegno-Bergamo
208 km al piccolo trotto

Presentata al Centro Congressi - fra big e corridori - la tappa orobica della corsa rosa. Le uniche difficoltà Culmine San Pietro e Colle Gallo. Ultimo strappo la salita della Boccola in Colle Aperto, ideale trampolino di lancio per eventuali fughe.

Nel disegno del Giro d’Italia del Centenario non poteva mancare una tappa a Bergamo. Ufficialmente l’abbiamo appreso in dicembre a Venezia nella circostanza della presentazione ufficiale della corsa rosa, quindi, la Promoeventi, che si è presa carico dell’impegno economico e logistico, ha tenuto costantemente aggiornati. Ieri sera nella Sala Oggioni del Centro Congressi a Bergamo l’evento - presentato dalla giornalista di Bergamo Tv Simona Befani - è stato illustrato da un personaggio tra i più conosciuti del mondo ciclsitico, parliamo di Davide Cassani ex corridore professionista che smesso di pedalare ha trovato spazio alla televisione di Stato nel ruolo di opinionista al fianco di Auro Bulbarelli.

Premesso che il Giro d’Italia prende il via sabato 9 maggio da Venezia per concludersi a Roma domenica 31 dello stesso mese, gli sportivi orobici sono interessati da vicino sabato 16 maggio con l’8.a tappa Morbegno-Bergamo. Nella struttura del Giro sembra una tappa interlocutoria ma non tutti gli addetti ai lavoro e gli stessi corridori sono del medesimo avviso considerato che altimetricamente tengono banco Culmine San Pietro e Colle Gallo.A onore del vero Culmine San Pietro (divide la provincia di Lecco da quella di Bergamo) si colloca a quota metri 1254 ma non dovrebbe infastidire più di tanto considerato che il traguardo è ancora lontano. Colle Gallo (metri 763) dista dall’arrivo 28 km e qualche problemino lo potrebbe creare con quanti con la salita hanno poco confidenza ma nei rimanenti km non mancano le possibilità di recupero.

Rimane lo strappo della Boccola, in Colle Aperto, ideale trampolino di lancio per quanti avranno ancora da spendere. I km complessivi sono 208. Questa a grandi linee, la struttura della tappa orobica illustrata ieri sera presenti, tra gli altri, il presidente della Provincia Valerio Bettoni il quale ha manifestato ancora una volta la propria apertura al mondo dello sport, in modo particolare al ciclismo. Notati, tra gli altri, mons. Aldo Nicoli, mons. Mansueto Callioni a loro volta interessati all’importante evento ciclistico, il cavalier Pietro Rosino Santini titolare dell’omonimo maglificio sportivo incaricato della realizzazione della maglia rosa e delle altre maglie di classifica. Per quanto riguarda l’arrivo è stato confermato piazza Matteotti, l’allestimento del quartiere tappa (direzione, commissari di gara, sala stampa ecc.) nella struttura della Provincia con particolare riferimento allo Spazio Viterbi. Bene, a questo punto, scatta il conto alla rovescia.

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