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Sport / Bergamo Città
Martedì 04 Novembre 2014
Giorgio corre nel nome del padre
E conclude la maratona di New York
Se di mezzo c’è l’atletica e scrivi la parola staffetta, pensi subito a una 4x100 e a un’emozione al cardiopalma che dura un giro di pista. In questa storia no.
La distanza è lunga 42 chilometri e 195 metri (cioè una maratona) e il passaggio di testimone passa per due generazioni, segnando il trasferimento della vita stessa. Protagonista ne è Giorgio Morlotti, anni 18, di Bergamo, che al termine della sua Maratona di New York, stringeva forte al cuore la propria medaglia come nessun altro.
![La linea del traguardo della maratona di New York La linea del traguardo della maratona di New York](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2014/11/4/photos/cache/giorgio-corre-nel-nome-del-padree-conclude-la-maratona-di-new-york_13b7a1c2-6387-11e4-bbeb-39e2346b6c72_700_455_v3_large_libera.jpg)
Dentro c’era un pezzo di papà Sergio, da cui ha ereditato il pettorale poche settimane fa, di cui nei cinque distretti della città più famosa del pianeta ha portato a compimento il testamento sportivo: «Corri e chiudi la gara per me…». Detto fatto: crono di 5h23’35” per Morlotti jr (41805°), con mamma e sorella ad abbracciarlo al Central Park, mentre dall’alto, papà, applaudiva sia lui che gli amici dell’Atl. Presezzo che l’hanno scortato.
![Antonio Belotti, primo bergamasco a New York, in una foto d’archivio Antonio Belotti, primo bergamasco a New York, in una foto d’archivio](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2014/11/4/photos/cache/giorgio-corre-nel-nome-del-padree-conclude-la-maratona-di-new-york_14ee591e-6387-11e4-bbeb-39e2346b6c72_700_455_v3_large_libera.jpg)
Il più veloce Dalla A di Auria (Calogero), alla Z di Zana (Alessandro), sono stati 62 i bergamaschi che hanno portato a termine la corsa più famosa al mondo. Il più veloce in assoluto è stato Antonio Belotti, che sulle strade della Grande Mela ha addentato l’occasione per stabilire il proprio personale. Per lui crono di 2h50’11, valso un ottimo 286° posto in senso assoluto, e la palma di 20° italiano (fra oltre duemila partecipanti) nella speciale graduatoria capeggiata da Danilo Goffi.
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