Gasp: «Siamo noi al quarto posto
Stadio? Se non si fa a Bergamo…»

Mister Gasperini si presenta davanti ai microfoni con il sorriso sulle labbra dopo la vittoria contro il Palermo.

E mette subito le cose in chiaro: al quarto posto c’è la sua squadra, non l’Inter. «Il quarto posto? Vedo però che siamo sempre sotto l’Inter nonostante abbiamo vinto lo scontro diretto (ride visionando la classifica in sovrimpressione, ndr). Cosa conta allora? Una volta metteteci sopra… anche per poco! Abbiamo dominato a lungo, abbiamo anche sprecato qualche opportunità contro il Palermo che è una squadra molto viva e per me non è stata una partita facile, i miei ragazzi sono stati molto bravi. Non era semplice vincere contro una formazione così motivata in casa. Vedo che siamo ancora quarti in classifica ed è molto bello, un girone fa abbiamo perso proprio contro il Palermo e adesso ce la giochiamo con tutti; mancano tante partite e tutte le squadre che sono vicine a noi sono in forma ma ormai sono passati dei mesi e noi siamo stati capaci di fare 42 punti 19 partite, questo non è certamente casuale. Le prossime gare saranno sicuramente fondamentali e importanti, avremo tanti scontri diretti e importante sarà arrivarci bene sfruttando al massimo il prossimo impegno in casa contro il Crotone. Cristante è molto bravo a inserirsi nell’area di rigore e già domenica scorsa avrebbe potuto fare gol con un’occasione simile a quella di oggi; è chiaro che quando è andato via Gagliardini ci siamo guardati in giro per capire come sostituirlo mantenendo il profilo che ci eravamo imposti; abbiamo guardato qualche giovane italiano che fosse un po’ sparito da qualche anno e così abbiamo focalizzato l’interesse su di lui».

Infine una battuta sullo stadio. «Lo stadio nuovo a Bergamo? Se non si fa lì non so in Italia dove si possa fare… Sono tutti propensi a voler costruire questo nuovo impianto, la società lo vuole fortemente e ci sono tutte le componenti anche se non si capisce perché si continua a parlarne e nessuno si muove. Se non si fa a Bergamo non si va fa nessuna parte».

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