Sport / Bergamo Città
Domenica 06 Ottobre 2019
Gasp: bene, ora alziamo il livello tecnico
«Il vero spettacolo sono stati i tifosi»
«Abbiamo battezzato bene il nuovo stadio, per quanto la squadra abbia fatto una buona partita il vero spettacolo sono stati i tifosi» ha detto mister Gasperini.
«Siamo in un ottimo momento, in una striscia di risultati e prestazioni notevolissima. Giocare tante partite con questo valore significa che ci siamo, non è una sorpresa perché siamo da tanti anni nelle zone alte della classifica ma siamo sempre alla ricerca di conferme». Gian Piero Gasperini commenta con soddisfazione la vittoria per 3-1 dell’Atalanta sul Lecce per confermare il terzo posto in classifica.
«Il risultato forse è anche stretto per quanto creato. Abbiamo ancora tanti margini, possiamo migliorare nel cinismo e nei passaggi - ha spiegato il tecnico orobico a Dazn - Siamo sempre alla ricerca di accorgimenti per crescere, ricordo nei primi anni la grande differenza con le big. La stessa cosa vogliamo fare con la Champions: l’esperienza in Europa la portiamo poi in Campionato».
Ma il mister sottolinea: «Dobbiamo fare sempre meglio, anche per onorare un ambiente sempre più entusiasta e una struttura che nemmeno riesco a immaginarmi di quale bellezza sarà tra due anni a lavori completati. È stata un bellissima giornata per la partita, per il risultato e per lo stadio, col rimbombo dell’esultanza dei tifosi nella nuova Curva Nord a livelli incredibili», premette l’allenatore dell’Atalanta. «C’era forse stanchezza: qualche gol di troppo sbagliato, spina staccata su quello ospite. Crescere non significa vincere lo scudetto, ma alle big in Italia ci siamo già avvicinati in questi tre anni e in Europa la qualità complessiva ci serve ad alzare il livello che non è mai abbastanza», rimarca l’allenatore che non si accontenta mai.
«Il livello tecnico va alzato. Mi riferisco alla precisioni nei passaggi, nel tiro, negli assist. Ma non scordiamoci che le squadre davanti a noi prendono i giocatori a 70-80 milioni mentre noi ne vendiamo a 25 - riflette -. Lo stadio si potrebbe chiamare Kessie, Caldara, Gagliardini... Economicamente non possiamo competere con chi ci sta sopra in classifica. L’importante è alzare l’asticella: bisogna sempre crearsi un futuro. Siamo soddisfatti di dove siamo, ma la visione del calcio va migliorata».
Battuta finale sul Gewiss Stadium: «Abbiamo battezzato bene il nuovo stadio, per quanto la squadra abbia fatto una buona partita il vero spettacolo sono stati i tifosi», conclude Gasperini.
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