Forza e Costanza nei guai:
il fisco vuole 100 mila euro
L’impressione è che per rialzarsi serviranno più Forza e Costanza che mai. Nuvole nere sullo storico club di Martinengo (fondazione datata 1905), alle prese con un contenzioso con l’Agenzia delle entrate.
L’impressione è che per rialzarsi serviranno più Forza e Costanza che mai. Nuvole nere sullo storico club di Martinengo (fondazione datata 1905), alle prese con un contenzioso con l’Agenzia delle entrate.
Una partita che fra un invito al contraddittorio e l’altro, dura da un anno e mezzo, si sta per chiudere (ultimo contenzioso tributario in calendario la terza settimana di gennaio) con una sanzione di circa 100 mila euro a carico del club bassaiolo, accusato di irregolarità contabili.
Le contestazioni sono relative alla stagioni 2008-09 e 2009-10 (anni in cui sul campo sono giunti la retrocessione dall’Eccellenza e undicesimo posto in Promozione) durante le quali la società (allora registrata come unione sportiva) avrebbe sforato il plafond di 250 mila euro di fatturazione.
Rimanendo al di sotto, le associazioni sportive dilettantistiche (e i relativi sponsor) possono avvalersi delle agevolazioni fiscali della legge 398. Sforando, per lo Stato si funziona come un’azienda a scopo di lucro, senza i benefici del caso su Iva, imposta e Ires (ora tutte da restituire con gli interessi di mora del caso).
«Cose più grandi di noi che ci siamo sempre occupati principalmente di calcio facendo del gran volontariato - ribatte alle accuse Francesco Defendi, 63 anni, imprenditore edile, dal 2000 e sino allo scorso settembre presidente del club -. Se c’è stato un errore, e noi non crediamo ci sia stato, si tratta di una svista, e fatta in assoluta buona fede. Quando questa querelle è iniziata e abbiamo subìto un primo accertamento siamo caduti dalle nuvole: io in prima persona di conti non mi sono mai occupato, avevamo un commercialista che in seguito abbiamo sostituito».
Nella Bassa sono mesi che le voci attorno al futuro del club si rincorrono. Che ne sarà dei bianconeri? In tempo di crisi, riusciranno a sopravvivere all’arrivo di un maremoto che pare più che probabile? A rispondere è Battista Bassani, 63 anni, da quasi quarant’anni anima del club bianconero: «Scrivete pure che comunque vada questa storia la Forza e Costanza continuerà a esistere, sia a livello di prima squadra che di settore giovanile - dice lui, vicepresidente -. Come pagheremo? Non ci abbiamo ancora pensato, perché siamo fiduciosi che in appello ci vengano annullate le accuse. Con l’ausilio della consulenza legale della Figc regionale, abbiamo preparato le controdeduzioni del caso, il problema è relativo al conteggio della cessione di Samb Amadou al Monza (estate del 2008): non siamo dei faccendieri, abbiamo fatto soprattutto del sociale, mi chiedo perché questa cosa sia capitata proprio a noi…».
Già, ironia della sorte non c’è addetto ai lavori passato da Martinengo nell’ultimo decennio che parli male di una delle piazze più storiche del calcio provinciale. Quella attuale, però, pare una stagione maledetta su tutti i fronti: sul campo, la squadra, naviga in zona playout nel girone D di Promozione pagando una cronica difficoltà ad andare in rete. Fuori, fra una decina di giorni, giocherà una delle partite più delicate della sua storia.
Luca Persico
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