Forest, Green di nome e di fatto
La prima squadra vegana. E vincente

In vetta al campionato di quinta serie inglese c’è una squadra non solo dichiaratamente eco-sostenibile, ma anche orgogliosamente vegana.

«Il primo club di calcio al mondo vegan 100%», spiega il suo presidente Dale Vince, 54 anni, un sostenitore della scelta etica, proprietario di un’azienda (Ecotricity) che produce energia da fonti sostenibili. A lui è venuta l’idea di trasformare il Forest Green Rovers, piccolo club della Conference National con sede nella città di Nailsworth (Gloucestershire), in un modello anche di educazione alimentare cruelty free. Una trasformazione graduale, cominciata quattro anni fa quando si è deciso di interrompere la vendita di hamburger di carne a The New Lan, lo stadio del club. Funziona? Sì, la squadra è prima in classifica.

Da quest’estate la svolta, con la proposta di menù solo vegetariani serviti a giocatori e spettatori. In ultimo la scelta vegana, con il divieto di tutti i prodotti di origine animale e la sostituzione del latte di mucca con quelli di soia o di avena. «Il divario tra vegetariani e vegani non è poi così grande - dice Vince - di fatto il nostro cibo già era a base vegetale. Però abbiamo voluto l’ulteriore piccolo passo». Nei menù burger vegetali con patate dolci, ma anche la pizza e pure la birra è vegan. «Non si può essere indifferenti di fronte a tanta crudeltà verso gli animali: i numeri sono impressionanti: nel solo Regno Unito, oltre 1 miliardo di animali vengono mangiati ogni anno - 3 milioni al giorno - animali che vivono una vita breve e terribile. L’industria di carne e latticini è responsabile di più emissioni di tutti gli aerei, treni e automobili del mondo messi insieme», sostiene Vince, che ha voluto estendere la svolta «green» anche all’impianto di gioco.

Lo stadio è alimentato con pannelli solari ed è provvisto di un sistema per la raccolta dell’acqua piovana mentre il campo è composto solo da erba organica priva di additivi chimici.

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