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Giovedì 07 Marzo 2013
Foppapedretti: Zambelli e Devetag
protagoniste dell'intervista doppia
Finora si sono alternate in campo. Al centro. Artefici di molte battaglie e protagoniste di tante vittorie nel corso della stagione, per una volta Marina Zambelli e Francesca Devetag hanno provato ad alternarsi davanti a un taccuino.
Finora si sono alternate in campo. Al centro. Artefici di molte battaglie e protagoniste di tante vittorie nel corso della stagione, per una volta Marina Zambelli e Francesca Devetag hanno provato ad alternarsi davanti a un taccuino. Un'intervista doppia, un po' seria e un po' ironica, che svela i mille volti e le tante sfaccettature delle due centrali rossoblù.
Come avresti voluto chiamarti?
Francesca: Mi piace Francesca… perché cambiarlo?!
Marina: Mari mi piace molto, ma mi sarebbe piaciuto molto Alessandra o Ginevra... nomi importanti!!
La persona che conosci meglio?
F: Qualche amicizia su cui poter contare... disinteressata e vera!
M: I miei fratelli Marco e Michela.. Penso di saper anticipare ogni loro mossa.
La persona che ti conosce meglio?
F: Papà & Mamma.
M: Credo mia madre... Conosce ogni aspetto del mio carattere...
A che ora vai a dormire?
F: Intorno alle 11.
M: Verso le 23.30-00.00!!
Gonna o pantaloni?
F: Pantaloni.
M: Pantaloni.
Ti trucchi?
F: Raramente.
M: Non molto. E in modo semplice, e solo in occasioni «speciali».
Credi ai fantasmi?
F: No.
M: Non credo nei fantasmi stile lenzuolino che esce dall'armadio, ma credo nella possibilità che ci siano una sorta di «presenze» intorno a noi.
Pigra o attiva?
F: Attiva!! Nella vita mai fermarsi e accontentarsi!
M: Sono o iperattiva e non mi fermo mai... O, e molto più spesso, sono totalmente pigra e prendo la forma del divano o del lettone!!!
Sognatrice o realista?
F: Dalla realtà per costruire i sogni!
M: Totalmente sognatrice! Non solo perché faccio tanti e stranissimi sogni, ma perché mi piace pensare sognare e sperare nel futuro!!
Se fossi un frutto?
F: Ananas
M: Se fossi un frutto sarei un ananas. Fuori sembra duro e spigoloso. Ma chi riesce a sbucciarlo poi trova un frutto molto gustoso!!
Se fossi un colore?
F: Ogni giorno un colore… Ma il giallo su tutti!
M: Sarei il blu, dallo spensierato e allegro azzurro al blu profondo del mare.
Sei felice?
F: Si!
M: Ho dei momenti di pura felicità e dei momenti meno. Peró cerco di godermi tutti gli attimi migliori.
Il tratto principale del tuo carattere?
F: Testarda e determinata.
M: Sono molto indecisa e insicura. So che sono dei difetti, ma sono anche molto disponibile, sensibile e determinata. Che sono pregi!
Le qualità che preferisci in un uomo?
F: Intelligenza e poca presunzione.
M: Sicuro, protettivo, simpatico.
E in una donna?
F: Spontaneità e schiettezza.
M: Allegra, sincera, spontanea.
ll tuo principale difetto?
F: Troppo esigente, nell'avere e non avere.
M: Indecisa e insicura.
La tua idea di felicità?
F: La serenità di una famiglia, la complicità con la persona accanto, la gratificazione in un lavoro che piace!
M: Io sono felice quando sono soddisfatta di me, dei miei sforzi e dei risultati che ottengo.
Il tuo rimpianto?
F: Spero di non averne mai.
M: Aver fatto il liceo scientifico e non una scuola più professionale, tipo la scuola alberghiera. Mi piace molto sperimentare in cucina!
L'incontro che ti ha cambiato la vita?
F: Con la mia palla a spicchi… Mi ha fatto cambiare, trasferire di città in città, come persona crescere, come atleta scoprire realtà tra loro diverse, vivere compagne di squadra, incontrare amiche!
M: L'incontro con Michi... Mi vuole tanto bene!
La materia scolastica preferita?
F: Matematica e latino.
M: Mi piacevano molto le ore di scienze e di storia, soprattutto greca e romana.
Se tu avessi un milione di euro?
F: Non sarei la Francy che sono... ieri e oggi... (meglio avere qualcos'altro!)
M: Sistemerei la mia famiglia in una bella casetta al mare e userei il resto per viaggiare e organizzare il mio futuro!
La tua pizza preferita?
F: Melanzane, grana e pomodorini!
M: Sono indecisa tra pizza parmigiana o porcini e grana.
Quale persona non smetteresti mai di vedere?
F: Quella che mi vuole bene!
M: Beh, il mio ragazzo a casa e la Litizzetto in tv!!
Qual è il colore che domina nel tuo armadio?
F: Blu e grigio per l'inverno… multicolor in estate! Uno per ogni occasione. M: Per l'inverno dominano il grigio e il blu, d'estate colori accesi e il bianco!
Quante volte hai fatto l'esame della patente?
F: Una.
M: Ero terrorizzata, ma l'ho passato al primo colpo, sia teoria che pratica!!
Quante lingue parli?
F: Italiano e inglese.
M: A scuola ho studiato inglese e francese, ma parlarle mi sembra una parolona!!
Quante borse possiedi?
F: Diverse... è un accessorio che mi piace cambiare spesso!
M: Una decina. Poi però alla fine uso sempre le stesse.
Bisogna proprio essere in due per essere felici?
F: Non sempre.
M: Decisamente no! Anzi, penso che prima di poter essere felici con altre persone bisogna poter essere felice con noi stessi. Tutti quando chiudono gli occhi la sera sono soli con i loro pensieri, devono convivere con le loro scelte e col loro carattere, se non si è soddisfatti di noi stessi come possiamo essere felici in un rapporto con altri?!
Chi non dimenticherai mai?
F: Chi mi è stato vicino.
M: Beh, non dimenticherò mai il mio papi, che mi protegge da lassù!!
E chi vorresti dimenticare?
F: Ogni persona che si incontra e incrocia nella vita, per caso o volontà, per scelta o situazione, ha qualcosa da raccontare e trasmettere, nessuno va dimenticato… Perché farlo?!?
M: Nessuno in particolare. Tutti gli incontri, belli o brutti, servono e mi sono serviti per crescere.
Più facile ridere o piangere?
F: Sorridere.
M: Amo moltissimo ridere e mi capita spesso, ma sarei una bugiarda se non dicessi quanto per me sia facile piangere. Per tutto, per difesa, per reazione, se guardo un film. Boh, piango spesso... E spesso è liberatorio!!
Il tuo motto?
F: «Dreams are not something to wait for... they are something to work for!».
M: «Al tempio c'è una poesia intitolata "la mancanza", incisa nella pietra. Ci sono 3 parole, ma il poeta le ha cancellate. Non si può leggere la mancanza, solo avvertirla».
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