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Venerdì 30 Giugno 2017
Foppapedretti, una storia lunga 25 anni
Il volley ha portato Bergamo nel mondo
Un giorno storico, un giorno triste per la pallavolo bergamasca. Giovedì 29 giugno il presidente della Foppapedretti Bergamo Luciano Bonetti ha annunciato che la prossima sarà l’ultima stagione al vertice della squadra che in un quarto di secolo ha conquistato decine di trofei e scritto la storia della pallavolo.
«La prossima stagione 2017-18 sarà l’ultima targata Foppapedretti per il Volley Bergamo – spiega il presidente -. Dopo un quarto di secolo di investimenti economici e impegno di energie in prima persona, l’azienda e la famiglia Foppapedretti hanno preso la decisione, sofferta, di non essere più per il futuro garanti di un’attività sportiva così importante, di riferimento per il nostro territorio e rispettosa dei risultati e della serietà acquisiti sul campo anno dopo anno. Ma ce ne andiamo pensando di aver fatto più del nostro dovere, la storia del supporto/sponsor sportivo ci insegna che 25 anni di sostegno superano sicuramente la media in questo sport».
E allora ripercorriamo quella storia che ha portato il nome di Bergamo in Europa e nel mondo intero. Lo facciamo riproponendo tutte le tappe degli ultimi 25 anni raccontate sul sito della squadra.
L’INIZIO Il Volley Bergamo scrive la prima pagina della sua storia nella stagione 1991-92 con la partecipazione al campionato di B1 e la conquista del suo primo trofeo, la Coppa di Lega.
Il fortunato sodalizio che legherà indissolubilmente la Società all’azienda Foppapedretti nasce l’anno seguente e si rivela subito vincente con la promozione in serie A2 e la vittoria della seconda Coppa di Lega. Nell’annata 1992-93.
La stoffa dunque c’è, al punto che, la stagione successiva, arriva un nuovo salto di categoria, questa volta nella massima serie, al termine del campionato 1993-94.
L’ambizione continua così a crescere. La Foppapedretti porta a Bergamo la stella americana Keba Phipps, la palleggiatrice della Nazionale italiana Maurizia Cacciatori, la bergamasca d’adozione Darina Mifkova e la centrale azzurra Sabina Turrini: un grande gruppo che porta a grandi vittorie. La squadra di Malinov vince infatti il suo primo Scudetto, battendo in finale Modena, e la sua prima Coppa Italia. E’ la stagione 1995-96.
SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA
Squadra che vince non si cambia: nel campionato 1996-97 arrivano Sabrina Bertini ed Elisa Galastri, ma il gioco continua a ruotare intorno alla “Pantera” Phipps e alle italiane Mifkova, Bragaglia e Cacciatori.
Comincia così un duello con Modena che finirà ancora con una vittoria per la Foppapedretti: arriva a Bergamo il secondo Scudetto, preceduto dalla prima Coppa dei Campioni, conquistata in una finale indimenticabile contro le russe dell’Uralochka, dalla Coppa Italia e dalla Supercoppa Italiana. E’ Grande Slam!
Il campionato 1997-98 è quello delle rivoluzioni: cambia l’allenatore, Bonitta prende il posto di Malinov, e Keba Phipps lascia Bergamo. Ma arrivano Henriette Weersing, Susan Lahme e torna, dopo la maternità, Giseli Gavio. E i risultati non cambiano: la Foppapedretti fa tris in campionato. Cambia solo l’avversario: in finale il trionfo arriva battendo Reggio Emilia. Insieme allo Scudetto arrivano anche la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana.
L’onda cubana cominciata a fine campionato, con l’ingaggio della stella Mireya nei play off, si rafforza nella stagione 1998-99.
IL CAMPIONATO 1997-98 È QUELLO DELLE RIVOLUZIONI
Al suo fianco, la Foppapedretti schiera anche le olimpiche e campionesse del mondo Costa e Fernandez. Dal Brasile arriva Hilma Caldeira per dare il cambio a Giseli Gavio, che decide di abbandonare l’attività indoor: la società rossoblù, in suo onore, deciderà di ritirare la maglia numero 11.Con Irina Kirillova in cabina di regia e le azzurre Mifkova e Bragaglia, il Volley Bergamo sembra una vera e propria corazzata.
Che non può che conquistare lo Scudetto, anche se il più combattuto: il poker arriva solo in gara 5, davanti a novemila tifosi di Reggio Calabria. La stagione aveva regalato ai tifosi bergamaschi anche la seconda Coppa dei Campioni e la terza, consecutiva Supercoppa Italiana.
La stagione di fine secolo 1999-2000 porta a Bergamo la terza Coppa dei Campioni e la quarta Supercoppa Italiana.
Il Volley Bergamo sceglie di ingaggiare le giovani campionesse della Nazionale italiana: Cacciatori, Rinieri, Galastri e Piccinini, che, con le esperte Perez del Solar e Cebukina, portano la Foppapedretti alla conquista del terzo alloro continentale, a Bursa, in Turchia, battendo in finale le russe dell’Uralochka Ekaterinburg, compagine costituita per cinque sesti da atlete della Nazionale russa neo Campione d’Europa.
Un trionfo che regala a Bergamo l’ennesimo sogno e lancia la Foppapedretti nella storia della pallavolo internazionale.
UN TRIONFO CHE REGALA A BERGAMO L’ENNESIMO SOGNO E LANCIA LA FOPPAPEDRETTI NELLA STORIA DELLA PALLAVOLO INTERNAZIONALE.
Campionato 2000-2001: l’inizio di un nuovo ciclo. Arriva a Bergamo, da Reggio Calabria, l’allenatore Beppe Cuccarini e la squadra prende la denominazione di Radio 105 Foppapedretti. Guidata dalla schiacciatrice bulgara Toni Zetova, approda in finale in tutte le competizioni a cui partecipa: purtroppo, la Coppa Italia sfugge al termine di una combattutissima finale contro Reggio Calabria dopo aver sprecato quattro match-ball; a Vicenza, la squadra di casa conquista la Coppa CEV proprio ai danni delle rossoblù, mentre il campionato passerà alla storia come l’amaro epilogo della stagione dei ricorsi.
Reggio Calabria vince infatti la serie finale in gara 4 contro Bergamo schierando Cristina Pirv, il cui tesseramento non è regolare. Alle calabresi viene così inflitta la sconfitta a tavolino e il Volley Bergamo si classifica al Primo Posto della Classifica del Campionato Italiano, il cui Scudetto non viene assegnato.
E cinque… Stagione 2001-2002, arriva il quinto Scudetto, targato Radio 105 Foppapedretti Bergamo.
Dopo aver conquistato le finali di Supercoppa Italiana, Coppa Italia e della European Champions’ League, la fame di vittorie del gruppo rossoblù viene saziata con il sogno tricolore. Decisivo, per l’assegnazione del titolo, è il 3-0 inflitto in gara 4 a Novara alla matricola Asystel: la squadra piemontese si arrende di fronte all’orchestra guidata da Beppe Cuccarini, agli attacchi di Carmen Turlea, Keba Phipps e Vania Mello, agli strepitosi recuperi di Wu Dan, alla meravigliosa regia di Maurizia Cacciatori, alla sicurezza di Tara Cross-Battle e ai muri di Marcela Ritschelova.
Nel 2002-2003 la società Campione d’Italia decide di cambiare tutto di nuovo. Di ripartire ancora una volta da zero. A cominciare dallo staff tecnico, a cui viene messo a capo Mario Di Pietro, già secondo di Atanas Malinov a Bergamo. Il Volley Bergamo riparte dalle conferme del capitano Maurizia Cacciatori, di Carmen Turlea, delle giovani promesse Giorgia Baldelli e Dragana Marinkovic e della Campionessa del Mondo Francesca Piccinini a cui fa compagnia la nuova arrivata Paola Paggi, reduce come la schiacciatrice toscana dal trionfo di Berlino con la Nazionale italiana, e la stella russa Liouba Sokolova Kilic. L’annata si chiude con il terzo posto nella European Champions’ League e la conquista della Semifinale Scudetto. Una stagione di pausa rispetto alla consuetudine alla vittoria instaurata nel corso di oltre un decennio. Un campionato che funge, però, da nuovo punto di partenza, una piattaforma da cui lanciarsi alla caccia di nuovi trionfi. E lo si fa cambiando nuovamente volto, grazie a Luciano Bonetti, uno degli artefici del successo della Foppapedretti spa, messosi alla guida della società rossoblù. Al fianco della famiglia Foppa Pedretti, da sempre prezioso sostegno del Volley Bergamo.
E IL RITORNO AL TRIONFO È IMMEDIATO
E il ritorno al trionfo è immediato. La stagione 2003-2004, iniziata sotto la guida del tecnico Gianni Caprara, porta alla conquista della Coppa CEV, nella finale disputata nella cornice del Palazzetto dello Sport di Treviglio contro Jesi. Ma l’annata rossoblù passa alla storia soprattutto per lo strepitoso Scudetto, il sesto del Volley Bergamo, vinto in gara 5 contro l’Asystel Novara. Al termine di una rimonta mai avvenuta prima nella storia della pallavolo femminile, con Bergamo sotto di due gare a zero, costretta a rincorrere, ad annullare tre match-ball alle avversarie nella gara 3, di fronte al proprio pubblico, e altri due in gara 4, nell’infernale Palasport di Novara. Con le rossoblù decise e determinate più che mai a riportarsi in parità e a giocarsi tutto di fronte a quasi quattromila spettatori bergamaschi, testimoni di un’impresa che lascerà per sempre il marchio di Radio 105 Foppapedretti Bergamo sulla pallavolo italiana. Artefici dell’incredibile sogno sono le registe dell’est, l’ucraina Iryna Zhukova e la polacca Kasia Gujska, il libero cinese Yan Li, al suo esordio nel campionato italiano, le azzurre Francesca Piccinini e Paola Paggi, le neo rossoblù Maja Poljak, Angelina Gruen, Jenny Barazza, Manuela Secolo e Tatiana Voronina, la schiacciatrice bergamasca Giorgia Baldelli, e la russa Liouba Kilic.
Il passo successivo alla vittoria del sesto scudetto rossoblù è la conquista della Supercoppa Italiana e del titolo di Campione d’Europa, il quarto nella storia del Volley Bergamo. La vittoria della Supercoppa apre la stagione 2004-2005. La European Champions’ League arriva invece a Bergamo dall’isola di Tenerife, dove una finale tutta italiana con Novara consegna nelle mani delle rossoblù il trofeo di un torneo interamente dominato, dalla Main Phase ai Play Off alla Final Four: capitanate da Paola Paggi, guidate in panchina da coach Caprara e trascinate dalle schiacciate di Gruen, Piccinini, Secolo e Kilic, dai muri di Poljak, Paggi e Barazza, dalle difese di Croce, dalla regia di Zhukova e dal prezioso apporto delle giovani Ortolani, Mijalic e Luraschi.
MA L’ITALIA È SUBITO RICONQUISTATA. ALLA GRANDE!
Il trionfo in terra italiana torna protagonista nella stagione 2005-2006, anno della conduzione tecnica di Marco Fenoglio. La Radio 105 Foppapedretti Bergamo decide di affidarsi a un gruppo di italiane che farà tremare il Campionato Italiano: il capitano Paola Paggi, la bandiera Francesca Piccinini, la giovane Serena Ortolani, il libero Paola Croce, la centrale Jenny Barazza, la schiacciatrice Manuela Secolo e la regista della Nazionale Italiana, Leo Lo Bianco. Al loro fianco la tedesca Angelina Gruen, la croata Maja Poljak, la polacca Kasia Gujska e la finlandese Riikka Lehtonen, a completare una squadra che riporta a Bergamo, dopo otto anni, la Coppa Italia, vinta a Perugia nella finalissima che opponeva le rossoblù a Jesi. La stessa avversaria piegata in tre match per riconquistare il titolo di Campione d’Italia, il settimo della storia del Volley Bergamo.
CINQUE VOLTE SUL TETTO D’EUROPA
Per la quinta volta il Volley Bergamo sale sulla cima più alta d’Europa. Succede nella stagione 2006-2007, schiacciando gli avversari e sedendo sul trono che spetta di diritto a chi ha maggior tenacia e grinta, a chi, fino all’ultimo punto, mostra di saper lottare contro chiunque, senza paura.
A Zurigo, di fronte all’invalicabile muro della Dinamo Mosca, la Play Radio Foppapedretti, guidata dal tecnico Fenoglio, trascinata dalle irresistibili schiacciate di Angelina Gruen, eletta Miglior Giocatrice della Finale, da Francesca Piccinini, Miglior Schiacciatrice della Final Four, dalla sapiente regia di Leo Lo Bianco, a cui va il premio quale Miglior Alzatrice, dalla irrefrenabile grinta del capitano Paggi, di Manuela Secolo e di Maja Poljak, dagli incredibili recuperi di Paola Croce, conquista la European Champions’ League. Ennesimo simbolo della tradizione di questa Società: il coraggio, il cuore, la voglia di vincere e la capacità di non mollare mai.
... E PER LA QUINTA VOLTA IL VOLLEY BERGAMO TRIONFA IN COPPA ITALIA
E’ la tenacia a fare la storia della Coppa Italia 2007-2008. “Non mollare” è il grido di battaglia della Final Eight che vede la Foppapedretti Bergamo salire sul primo gradino del podio al termine di una tre giorni strepitosa: vittoria con Chieri, nei Quarti di Finale, poi con Jesi, in Semifinale, e infine nell’entusiasmante Finale con la Scavolini Pesaro. Le rossoblù non mollano, nemmeno quando le avversarie hanno a disposizione tre match ball per entrare nella storia. Il trofeo tricolore finisce tra le mani di capitan Gruen, il cuore del gruppo guidato dal tecnico Micelli. Non mancano la grinta di Maja Poljak e Valentina Arrighetti, pronte a urlare al cielo tutta la loro rabbia, l’entusiasmo delle giovani Indre Sorokaite ed Enrica Merlo, rivelazioni della finale, la classe di Francesca Piccinini, esplosa proprio nella sfida con Pesaro, le rincorse spettacolari di Paola Croce a raccogliere ogni palla e le magie di uno dei più grandi direttori d’orchestra, Leo Lo Bianco. A esultare con loro, sfiniti e con il cuore in gola, gli artefici del progetto Volley Bergamo, l’anima e la mente di una Società che grazie alla sua programmazione, anno dopo anno, regala grandi soddisfazioni ai propri meravigliosi tifosi: dal Presidente Luciano Bonetti al Direttore Generale Giovanni Panzetti, dal Vicepresidente Enrica Foppa Pedretti al Responsabile delle Relazioni Esterne Andrea Veneziani a tutta la famiglia Foppa Pedretti.
ARRIVA LA SESTA CHAMPIONS LEAGUE
E’ una Foppapedretti all’italiana a tingere di rossoblù il tetto d’Europa nella stagione 2008-2009. Sono ancora le russe della Dinamo Mosca a inchinarsi, al termine di cinque set incredibili, al Volley Bergamo, pronto a conquistare lo scettro europeo nella Finalissima disputata a Perugia. Il tecnico Micelli, per l’occasione, giostra tutte le pedine di un’intera annata: Lo Bianco in cabina di regia, Barazza e Arrighetti al centro, Bacchi, Del Core e Ortolani ad attaccare e il libero Merlo. Pronte a dare l’assalto decisivo il capitano Francesca Piccinini, l’alzatrice Kasia Gujska, la centrale giapponese Erika Araki, il libero Alessandra Camarda e la schiacciatrice Indre Sorokaite.
La vittoria della European Champions League arriva al termine di una gara spettacolare, che lascia tutti con il fiato sospeso, perché, si sa, al Volley Bergamo le cose semplici non piacciono affatto. Le emozioni più grandi questo gruppo le regala quando tutto sembra perduto, quando la vittoria sembra avere preso la direzione sbagliata. La Foppapedretti non è mai doma. La sua grinta, il suo carattere, il suo cuore, il suo dna vincente sono una garanzia che non lascia mai la squadra. Dodici stelle, che illuminano il firmamento orobico insieme allo staff tecnico e a un gruppo dirigenziale che ha costruito, negli anni, una Società al vertice in tutto, risplendono sui cieli di tutta Europa. E’ la Foppapedretti delle debuttanti, con Ortolani, Merlo, Arrighetti, Bacchi, Araki e Camarda alla loro prima finale di Champions League, la Foppapedretti di un sestetto completamente italiano, pronto a vincere la sua scommessa e a conquistare il suo sesto trono europeo.
ARRIVA LA SETTIMA CHAMPIONS LEAGUE
2009-2010: in casa Foppapedretti arriva il settimo sigillo europeo. A Cannes, il Volley Bergamo piega la corazzata turca del Fenerbahce Istanbul e conquista il primo gradino del podio della European Champions League , andando a sedersi per la settima volta, la seconda consecutiva, sul trono d’Europa.
Regine della pallavolo femminile continentale sono capitan Piccinini, premiata quale Miglior Giocatrice della Finale, la direttrice d’orchestra Lo Bianco, Miglior Alzatrice di giornata, Enrica Merlo, Miglior Libero, Antonella Del Core, Miglior Ricevitrice, le schiacciatrici Ortolani e Bosetti, le centrali Arrighetti e Furst e poi via via tutte le altre, da Serena a Fanzini, da Zambelli a Carrara, tutte pronte a lottare, guidate dal tecnico Micelli. Tutte protagoniste, tutte decisive, spietate nei momenti fondamentali, perfette, decise, aggressive, entusiasmanti. Ed è stata ancora una volta la vittoria del made in Italy: con la sola tedesca Furst in campo, la Foppapedretti ha fatto delle atlete italiane la sua forza.
OTTO VOLTE CAMPIONI D’ITALIA
La Norda Foppapedretti è di nuovo Campione d’Italia. Agguanta l’ottavo titolo tricolore della sua storia e regala un entusiasmo implacabile ai suoi tifosi al termine della stagione 2010-2011. Il trionfo strappato a Villa Cortese in Gara 5, al Forum di Assago, di fronte a quasi ottomila spettatori, è il frutto di un percorso pieno di ostacoli, ricco di difficoltà. E’ il risultato della programmazione di una Società che punta tanto, tutto sui giovani. Dalle sue scommesse ottiene però il massimo: dalla bulgara Vasileva, protagonista dell’ultima gara di Finale, dalla debuttante Signorile, che ha orchestrato il gruppo per l’intero girone di andata tenendolo in alte vette, da Merlo e dai suoi irresistibili recuperi, dagli inarrestabili attacchi di Ortolani e Bosetti.
Dal suo tecnico ha la conferma di aver intrapreso la strada giusta: Davide Mazzanti è tra i più giovani allenatori a conquistare il titolo di Campione d’Italia all’esordio. La Norda Foppapedretti punta però anche sull’esperienza e sulla classe delle sue senatrici: dall’immenso capitano Piccinini, alle guerriere Arrighetti e Nucu, fino alla sapienza tattica di Lo Bianco. Il 2010-2011 rossoblù vive il trionfo di una politica giovane e made in Italy, scelta e coltivata malgrado le tante difficoltà. Il Volley Bergamo raccoglie i suoi frutti centrando uno Scudetto cercato negli ultimi cinque anni e agguantato al termine di una sfida infinita che ha strappato applausi e lacrime di gioia.
UN ALTRO TROFEO: LA SUPERCOPPA ITALIANA
2011-2012, arriva da Monza il trionfo stagionale: la Supercoppa Italiana. Quello targato Norda Foppapedretti è un trofeo conquistato e strappato a Villa Cortese, vincitrice della Coppa Italia 2011, costretta a inchinarsi alle Campionesse d’Italia in carica al termine di un’autentica e splendida battaglia durata cinque entusiasmanti set. La Supercoppa Italiana numero sedici, la Supercoppa Italiana numero sei per il Volley Bergamo, è il successo di una squadra inesauribile, di un gruppo che ancora una volta mostra agli amanti del volley che cosa significhi non smettere mai di crederci. Anche dall’abisso più profondo, la Norda Foppapedretti sa sempre rialzarsi.
E al PalaIper di Monza lo fa lottando per cinque set, non arrendendosi mai di fronte alla tenacia e alla grande forza delle avversarie. Villa Cortese si dimostra ancora una volta avversaria dall’immenso valore, ma è la Norda Foppapedretti a stringere tra le mani il trofeo: il braccio armato di capitan Piccinini, di Quaranta e Vasileva innescate dalle palleggiatrici Serena e Signorile, insieme ai muri di Nucu e Arrighetti mettono la firma sul successo stagionale. Un brivido incredibile. Una gioia incontenibile. Mille emozioni urlate e cantate. Nella notte di Monza, la Norda Foppapedretti ha incantato ancora una volta e ha strappato un trionfo marchiato con il fuoco del carattere rossoblù.
LA RIFONDAZIONE
Il 2012/2013 è l’anno di una nuova rifondazione. Tra mille difficoltà, il Volley Bergamo riesce ad iscriversi al 68° Campionato Italiano: attanagliato dalla crisi economica che non lascia scampo a nessuno in Italia e in Europa, e non solo nel mondo dello sport, il club rossublù riesce, grazie a molti sacrifici, ad allestire una squadra competitiva. Perde la stella degli ultimi tredici anni, il capitano Francesca Piccinini, in cui onore verrà ritirata la maglia numero 12, ma una formazione umile e giovane, quasi interamente rinnovata, riesce ad entusiamare, a battere qualunque avversario, a piazzarsi in terza posizione al termine della Regular Season e a raggiungere le semifinali di Coppa Italia e dei Play Off Scudetto. E’ la Foppapedretti delle giovani Diouf, Zambelli, Klisura, Balboni e Bruno trascinate dalle esperte Weiss, Merlo e Di Iulio oltre che dalle americane Crimes e Brown, dall’italiana Devetag e dalla serba Blagojevic. Guidate dal tecnico Stefano Lavarini.
Il percorso di crescita continua nella stagione 2013/2014. Nuove giovani arrivano a dare continuità alla linea verde scelta dalla Società: Folie, Stufi e Melandri, quest’ultima promossa dal Settore Giovanile, vanno al centro, la ceca Smutna al palleggio, la diciottenne Sylla dà man forte in attacco e in corsa torna a Bergamo anche Sara Loda, cresciuta in casa Foppapedretti e pronta a fare ritorno dopo l’esperienza a Ornavasso. Il tocco d’esperienza è dato da dai capitani Merlo e Blagojevic e da Weiss e da Valentina Diouf, che con i suoi vent’anni è il braccio armato della squadra. Il gruppo, completato da Klisura e Bruno, arriva a conquistate la Finale di Coppa Italia e conferma la terza posizione in Regular Season.
LA SESTA COPPA ITALIA
Il ritorno al trionfo è datato 20 marzo 2016: la Foppapedretti conquista la sua sesta Coppa Italia nella Finale andata in scena nella cornice di Ravenna contro Piacenza dopo aver superato in Semifinale le neo campionesse d’Europa del Casalmaggiore. E’ il ritorno alla vittoria di Leo Lo Bianco, tornata a Bergamo per riportare la Foppapedretti in alto, di capitan Paggi e di Katarina Barun, anche lei rientrata in rossoblù per riassaporare il gusto del successo.
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