Foppa, Jelena chiede scusa:
«Non siamo una squadra matura»

Non se la sentiva di lasciare andare le cose così, come se non fosse successo niente. E allora Jelena Blagojevic, brava giocatrice e persona di rara sensibilità, ha preso metaforicamente in mano carta e penna, ha vergato una lettera e l’ha inviata ai tifosi della Foppapedretti.

Non se la sentiva di lasciare andare le cose così, come se non fosse successo niente. E allora Jelena Blagojevic, brava giocatrice e persona di rara sensibilità, ha preso metaforicamente in mano carta e penna, ha vergato una lettera e l’ha inviata ai tifosi della Foppapedretti.

In realtà, figlia delle moderne forme di comunicazione, ha postato il suo messaggio su Facebook. Poche righe che sono, al tempo stesso, un ringraziamento e una presentazione di scuse, che ribadisce in questa chiacchierata seduta al tavolino di un bar, davanti a un cappuccino.

La delusione per l’eliminazione non è stata ancora metabolizzata, dunque? «No, è ancora troppo presto. Passerà, come passano tutte le cose della vita, belle o brutte che siano, ma ci vorrà ancora qualche giorno. Perché nella doppia sfida contro Busto abbiamo giocato male, ma male tanto. Di perdere ci poteva anche stare, ma non in questo modo. Avremmo voluto uscire di scena col sorriso di chi sa di avere dato tutto e di essersi arreso a un avversario superiore. Ma così...».

Certo, nulla lasciava prevedere un epilogo tanto brutale. Che cosa è successo? «Quando si dice che siamo una squadra giovane, lontana dall’avere completato la propria maturazione tecnica e caratteriale, non si fa un discorso vuoto. È la pura realtà, lo si è visto in queste due partite».

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