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Domenica 24 Maggio 2015
Follia Mercedes penalizza Hamilton
A Monaco vince Rosberg, 2° Vettel
Dominare le qualifiche, fare una gara perfetta e ritrovarsi sul podio dalla parte sbagliata, terzo invece che primo. È quasi un incubo quello che si è avverato per Lewis Hamilton a Montecarlo a causa di un errore del team Mercedes, che gli ha imposto un inutile cambio gomme nel finale in concomitanza di un ingresso della safety car.
L’inglese uscendo dai box si è ritrovato dietro a Nico Rosberg e Sebastian Vettel, fino ad allora innocui, e nonostante le gomme nuove non ha potuto che assistere alla vittoria del compagno di squadra e al secondo posto del ferrarista. Una scelta così masochistica si era vista di rado in Formula 1 e in casa Mercedes si prevedono giorni caldi.
«Non parlatemi!» ha urlato l’inglese via radio, mentre la scuderia trasmetteva al mondo tweet di scuse al suo pilota, che una volta sceso si è apparentemente calmato, sostenendo che «gli errori capitano, dobbiamo analizzarli». Mentre Hamilton medita sulle sue sfortune - resta comunque leader del Mondiale con 126 punti, contro i 116 di Rosberg e i 98 di Vettel - i due tedeschi ridono sotto i baffi.
Il pilota della Mercedes infila una prestigiosissima tripletta di vittorie consecutive nel Principato e potrà ora sfruttarne il difficile momento psicologico. Vettel ha preso qualche punto più del previsto ed evita l’allungo del principale indiziato per la vittoria finale. La Ferrari non esce male dal weekend monegasco e il sesto posto di Kimi Raikkonen, preceduto dalle Red Bull del giovane Kvyat e di Ricciardo, è visto come ovvia conseguenza di qualifiche non brillanti.
Una toccata sospetta dell’australiano nel sorpasso al finlandese è stata ritenuta legittima dai giudici, che invece a inizio gara avevano penalizzato per una simile azione Fernando Alonso. «Sono stati un po’ arroganti - ha commentato il team principal Arrivabene - noi siamo soddisfatti di questo risultato».
Nulla, o quasi, è avvenuto per 64 dei 78 giri della corsa. Montecarlo non permette quasi i sorpassi e nemmeno i pit stop, effettuati al 40° giro circa per i migliori, hanno creato scosse rispetto alle posizioni di partenza blindate. Il solo Raikkonen è riuscito a scavalcare Ricciardo per il quinto posto. Uscito Alonso per problemi al cambio quando era decimo, gli altri procedevano tranquilli verso la bandiera a scacchi quando si è mosso il 17enne Max Verstappen. Doppiato, sfruttando la scia di Vettel, il pilota della Toro Rosso ha guadagnato posizioni fino ad arrivare alle spalle di Grosjean, decimo, e nel tentativo di sorpassarlo è finito contro le barriere a Santa Devota. L’olandese è uscito scosso ma intero dall’abitacolo e in pista è entrata la safety car a congelare definitivamente la situazione.
Una luce di follia si è però accesa ai box Mercedes e Hamilton è stato richiamato. Invece di rifiutarsi, troppo sicuro di sè, l’inglese ha obbedito - «mi fido del team, finora era andato tutto benissimo. Tornerò per vincere l’anno prossimo», ha sottolineato nel dopocorsa, ma forse da ora sarà più furbo -, per ritrovarsi qualche secondo dopo terzo e ormai impotente. Un finale incredibile e inatteso. Rosberg e la Ferrari ringraziano.
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