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Sabato 12 Dicembre 2020
«Fino a febbraio testa solo sul Campionato»
Gasp: con la Fiorentina sarà impegnativo
«Adesso e fino a fine febbraio avremo la testa solo sul Campionato». Lo ha dichiarato Gian Piero Gasperini, alla vigilia della sfida in casa contro la Fiorentina di domenica pomeriggio alle 15.
Dopo una settimana intesa, Atalanta ha centrato per il secondo anno consecutivo l’accesso agli ottavi di finale di Champions League e può adesso dedicarsi alla serie A. «Non è che prima non pensavamo al Campionato, ma è innegabile che la Champions ha tolto tante energie» ha spiegato il tecnico.
«La Fiorentina è un’ottima squadra che ha preso ottimi giocatori, di assoluto valore. Sarà una partita impegnativa per tutti e due» ha aggiunto. E a proposito di gare, Gasperini ha spiegato la differenza tra la gara in casa dell’Ajax e quella in casa del Liverpool, entrambe vinte dalla sua squadra. «La partita contro Ajax era molto diversa rispetto a quella di Liverpool. Prestazione anche diversa forse perché avevamo due risultati a disposizione. Ogni match è diverso» ha continuato Gasp.
Per quanto riguarda i convocati di domenica, Gasp spiega: «Ilicic ha il mal di gola da venerdì, non s’è allenato e quindi non c’è; Pasalic è rientrato oggi (sabato, ndr) ma non sta bene, attendiamo ulteriori diagnosi mediche; Caldara si sta riprendendo abbastanza bene, nel giro di 15-20 giorni sarà di nuovo con la squadra mentre Ruggeri ha un piccolo affaticamento, non credo ce la faccia», spiega il tecnico nerazzurro.
Che sprona i suoi: «Nelle ultime sei partite abbiamo fatto 5 punti, una media da retrocessione, con difficoltà realizzative mai avute in precedenza. Questo ci ha indotto ad adottare altre soluzioni. I calciatori non sono macchine che ripetono lo stesso numero di giri: in certi momenti viene fuori un Pessina - l’analisi -. La Fiorentina ha preso ottimi giocatori ed è una squadra di assoluto valore: ho visto la gara di Milano col Milan e ha giocato bene. In campionato c’è grandissimo equilibrio e il blasone conta poco: domani è impegnativa per tutte e due le squadre».
Gasperini è tornato anche sul tema Champions League: «Il sorteggio di lunedì 14? L’altra volta ci avevo azzeccato, stavolta non mi esprimo, anche perché al Bernabeu il Real (ora al «Di Stefano», ndr) non può giocare. Sei squadre testa di serie, al top in Europa, col Bayern forte e il City già affrontato. Non poter portare in giro la gente per l’Europa è una cosa che rimpiangeremo per tutta la vita».
La conferenza stampa è l’occasione per Gasperini di ricordare anche Paolo Rossi: «È una parte della nostra gioventù che scompare, l’ho conosciuto quando avevo 12 anni, poi a Coverciano al corso allenatori. Giocava nel San Michele, c’era un torneo e io giocavo sotto età di due anni, io sono del 1958. La Juventus lo comprò il giorno dopo - l’aneddoto del tecnico dell’Atalanta, cresciuto in bianconero -. Ai tempi giocava ala destra, velocissimo anche dopo i tre menischi fatti, di cui due di fila a 16-17 anni: era già un nome da ragazzo, a Como s’era fermato per poi esplodere a Vicenza».
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