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Domenica 08 Maggio 2022
«Felice Gimondi», la pioggia concede una tregua: il serpentone dei 3.500 ciclisti -Foto
La manifestazione Partiti domenica mattina alle 7 dallo stadio i corridori che ricordano il grande campione Felice Gimondi scomparso nel 2019. Guarda foto e video.
Erano in 3.500 in sella alle proprio biciclette domenica mattina, sfidando il cielo grigio e le nuvole cariche di pioggia, i protagonisti della Granfondo Internazionale Felice Gimondi-Bianchi, arrivata alla 24esima edizione. Una competizione molto amata dai cicloamatori che sfidano ogni condizione meteorologica per affrontare i tre percorsi studiati dagli organizzatori secondo un format ormai consolidato. Un percorso «corto» di 89,4 chilometri. uno «medio» di 128,8 km e il «lungo» originariamente di 162,1 km, che per questa edizione, invece, è diventato di 145 km, a causa di uno smottamento a Bedulita.
La partenza alle 7 da via Marzabotto sul nastro di partenza corridori da 25 nazioni diverse. Guarda il video del via
La partenza della 24esima «Felice Gimondi». Video di Eleonara Capelli
Bici da corsa dell’ultima generazione, ma anche qualche eccezione, quest’anno al via anche due concorrenti con la «Graziella», lo spirito è sempre lo stesso quello di una grande festa di sport in memoria di uno dei più grandi campioni di sempre, Felice Gimondi.
«E’ andato tutto come speravamo - ha commentato Beppe Manenti, responsabile organizzativo – siamo ripartiti di slancio e siamo molto soddisfatti per questo».
I colori della «Felice Gimondi»
Se possibile l’evento ha registrato un salto di qualità anche dal punto di vista dei risultati. I vincitori assoluti sono il cesenate Manuel Senni (ASD Borrello) e la piemontese Annalisa Prato (Team Mentecorpo), due new-entry nell’albo d’oro ma entrambi con risultati importanti alle spalle.
Manuel Senni è stato professionista per sette anni (fino al 2021) e si è visto costretto a lasciare l’attività per problemi fisici. Ha cominciato a gennaio a gareggiare tra gli amatori e a Bergamo si è imposto con 24” sul francese Loic Ruffaut (unico straniero sul podio); terzo Andrea Gallo. «Conoscevo queste strade, visto che da dilettante ho militato nella Colpack – ha spiegato Senni -. La carriera professionistica ormai è alle spalle, dopo quattro interventi all’aorta ho dovuto arrendermi. Ora è un hobby, mio fratello mi accompagna, vincere comunque resta una bella sensazione».
Annalisa Prato aveva già messo la sua firma in altri eventi di grido come la Nove Colli e la Maratona dles Dolomites, ma sempre sul percorso medio. Stavolta ha optato per il lungo ed ha fatto il vuoto, come attestano gli oltre undici minuti di ritardo di Martina Trevisiol e Maria Elena Palmisano, seconda e terza classificata.«E’ stato davvero un bel debutto», ha detto la piemontese che a parte la bici lavora in un rifugio di montagna.
Tutte le classiche e le foto della competizione su L’Eco di Bergamo del 9 maggio.
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