F1, a Indianapolis solo sei vetture al via Pubblico Usa indignato, doppietta Ferrari

Solo sei vetture al via, e il pubblico americano (150mila sulle tribune) si indigna, tanto che qualcuno ha lanciato bottiglie e lattine in pista con grave rischio per la sicurezza. Il Gran Premio degli Stati uniti sarà ricordato a lungo perché a Indianapolis lo show non si è fermato, ma in pista sono andate solo le sei vetture dei tre team equipaggiati Bridgestone: Ferrari, Jordan e Minardi. Dopo il giro di ricognizione i sette team con gomme della Michelin sono rientrati ai box: una soluzione che chiaramente ha danneggiato soprattutto gli spettatori che hanno pagato il biglietto, oltre a quelli delle televisioni.

Ma i team che montavano Michelin si sono schierati in partenza soltanto per motivi regolamentari. Il caso è stato creato dal problema sicurezza: le gomme Michelin avevano un problema di usura ancora non chiarito. Fino a pochi minuti prima dell’inizio del gran premio la situazione è stata in stallo: la federazione internazionale ha respinto la proposta avanzata dalla Michelin di cambiare le gomme delle vetture equipaggiate dalla casa francese. E anche la richiesta di una curva che rallentasse la corsa sulla parabolica. Così tutti i team gommati Michelin hanno preferito rientrare per non far correre rischi ai piloti.

Sul fronte del risultato le Ferrari confezionano una doppietta fin troppo facile, con Schumacher che vince la prima gara del 2005. Secondo posto per Barrichello, poi le Jordan e le Minardi.

Questi i numeri del circuito di Indianapolis

Lunghezza circuito: 4,192 km.

Numero giri: 73 Primo pilota a vincere il GP Usa a Indianapolis: John Parson (Usa-Wynn’s Kurtis), nel 1950.

Record in prova: Rubens Barrichello (Bra, Ferrari) 1’09454, alla media di 217,283 km/h, nel 2004.

Record in gara: Rubens Barrichello (Bra, Ferrari) in 1’10>>399, alla media di 214,366 Km/h, nel 2004.

Record sulla distanza: Rubens Barrichello (Bra, Ferrari) in 1h31’07934, alla media di 201,475 Km/h, nel 2002.

(19/05/2005)