Euro 2004, la Spagna a Santiago de Compostela in pellegrinaggio contro gli infortuni

Una preghiera contro gli infortuni e «se possibile, per la vittoria». A sei giorni dall’esordio negli Europei contro la Russia, la nazionale di Spagna si è recata in pellegrinaggio al santuario di Santiago de Compostela in Galizia. Il pullman della nazionale si è fermato a 500 metri dalla cattedrale e tutta la squadra ha attraversato la piazza di Obradoiro, affollata di fedeli, tifosi e turisti. Ad accoglierla, il decano del santuario Manuel Calvo. E’ stato lui a rivolgere la preghiera per la nazionale. «Siamo la selezione spagnola di calcio - ha detto per intercedere presso San Giacomo - e rappresentiamo i popoli di Spagna uniti da una passione, il calcio. Lo sport è un trampolino per i giovani ed un esempio nel loro cammino verso la maturità. Siamo coscienti della nostra influenza su di loro ed è per questo che ti chiediamo la tua ispirazione divina. Ti chiediamo di proteggerci dagli infortuni e di darci il coraggio nei momenti di dubbio. E, se puoi, di darci la vittoria».

Il capitano della nazionale, Raul, ha a sua volta pregato «per gli emarginati e i diseredati, per quelli che lavorano e studiano, per quelli che ci proteggono e per quelli che lavorano ad un mondo migliore». La cattedrale di Santiago de Compostela ha fatto da sfondo per uno spot pubblicitario della Liga in cui Ronaldinho palleggiava finché un monaco, attrezzato con scarpini da gioco sotto la tunica, non gli sequestrava il pallone. Durante la registrazione, il brasiliano ruppe una vetrata, di nessun valore artistico.

(06/06/2004)

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