La F60 sarà la 55esima monoposto costruita dalla Ferrari a prendere parte ad un campionato Mondiale di Formula 1. Il nome della vettura, come si legge dal sito ufficiale del Cavallino Rampante, è stato scelto per celebrare la 60ma partecipazione della scuderia di Maranello ad altrettante edizioni del Mondiale dal 1950 ad oggi (unica scuderia sempre presente). Il progetto, contraddistinto dalla sigla interna 660, rappresenta l’interpretazione delle novità previste dal regolamento in vigore da quest’anno. Per quanto riguarda gli aspetti aerodinamici, le modifiche sono il frutto del lavoro svolto dall’Owg (Overtaking Working Group), creato dalla Fia con la collaborazione delle squadre per definire un regolamento che favorisca i sorpassi in pista: l’ala anteriore, dotata di un profilo centrale neutro uguale per tutti, si sviluppa principalmente nelle parti laterali e ha una larghezza ben superiore al passato; la carrozzeria deve essere priva degli sfoghi a feritoia che avevano caratterizzato le Ferrari degli anni scorsi e anche i dispositivi aerodinamici sono notevolmente ridotti; l’ala posteriore è più alta e stretta; il diffusore è stato arretrato. Questo complesso di norme ha indirizzato il lavoro in fase progettuale verso percorsi radicalmente diversi per quanto riguarda le pance e le strutture di protezione: le aperture sono state ridotte e arretrate mentre sono più ampie le parti superiori e posteriori per permettere l’uscita dell’aria. Il nuovo regolamento sull’aerodinamica ha imposto modifiche alle sospensioni, viste le ridotte possibilità di carenarne gli elementi. Lo schema sospensivo e il layout della vettura sono stati riprogettati alla luce delle nuove regole al fine di raggiungere una corretta distribuzione dei pesi anche in funzione delle altre due importanti novità tecniche: la possibilità di utilizzare il sistema di recupero dell’energia cinetica (Kers) e la reintroduzione degli pneumatici «slick». Il Kers della F60 è stato progettato da Ferrari con Magneti Marelli ed è alloggiato sul motore al di sotto della parte posteriore della scocca in posizione centrale. La sua implementazione ha visto coinvolti tutti i reparti della Gestione Sportiva.(12/01/2009)