Sport / Bergamo Città
Sabato 31 Ottobre 2015
Donadoni: «Atalanta molto carica
ma per noi ogni punto è fondamentale»
Al Bologna «ora servono idee chiare, grande semplicità e razionalità». Qualità da gettare in campo già domenica, quando al Dall’Ara si presenterà l’Atalanta
«che sta facendo molto bene» e contro cui bisognerà lottare nella «consapevolezza che ogni punto, per noi è fondamentale».
La inquadra così alla vigilia Roberto Donadoni, la sua «prima» sotto le Due Torri, nuovo debutto emiliano dopo l’amara stagione parmigiana. Una «prima» che arriva a una manciata di giorni dal suo approdo sulla panchina rossoblù con l’imperativo di iniziare al più presto un nuovo corso.
«Questa è una partita importante - attacca l’ex ct della Nazionale ripreso sul sito del Bologna - contro un avversario che sta facendo bene, molto bene in campionato e che dal punto di vista mentale è molto carico: questa è una difficoltà in più». Ad ogni modo, argomenta, «non dobbiamo pensare tanto al tipo di avversario che avremo di fronte ma avere la coscienza e la consapevolezza che ogni punto per noi è fondamentale» e a questo «ci dobbiamo aggrappare con tutte le forze».
Quindi, chiarisce, «devo anche valutare bene su quelle che sono le condizioni fisiche» perché anche se «tutti sono a disposizione, eccezion fatta per quei due e tre infortunati che abbiamo ancora da recuperare, servono energie: domani in campo ci sarà da fare molta fatica, ci sarà da spendere molto ed è fondamentale che tutti siano al 100% anzi qualcosa in più».
E in attesa di calarsi ancora più profondamente nelle pieghe rossoblù, visto che «devo ancora capire bene quelle che sono le dinamiche all’interno di questo spogliatoio», Donadoni traccia un primo profilo del Bologna, «una squadra che ha voglia di lottare, di far fatica, di sacrificarsi per il compagno e per il bene di questa società con l’entusiasmo di chi è cosciente delle proprie qualità e possibilità e che bisogna tirarle fuori al 110%. Questo spirito voglio che emerga, soprattutto, dalla partita di domenica».
Da vivere spostando il baricentro del gioco più avanti. «In questo momento - spiega il mister bergamasco - c’e troppa preoccupazione nel pensare di non subire che si pensa poco a offendere». In campo «bisogna andarci con convinzione, determinazione: questo fa la differenza e spesso e volentieri determina i risultati».
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