Distorsione alla mano per Sofia Goggia
Male nel super gigante di Courchevel

A 34 anni, Moelgg è la veterana della squadra azzurra ma non aveva mai aveva cominciato così bene una stagione agonistica ed i ventilati propositi di ritiro dopo le Olimpiadi diventano così solo ipotesi remota. Tanto più che oggi - su una pista molto difficile e con l’azzurra che ha dovuto ricorrere dopo la prima manche ad un antidolorifico per una dolosa contrattura alla schiena - per soli due centesimi Manuela ha mancato la piazza d’onore, conquistata dalla francese Tessa Worley. Ha lasciato entrambe ad un secondo, invece, la supercampionessa statunitense Mikaela Shiffrin, che a soli 22 anni ha centrato la 34/a vittoria in carriera. La vittoria manca ancora alla Moelgg, che continua ad accumulare podi - finora 14, con sei secondi posti -, ed è questo il suo prossimo obiettivo. «Sono incredibilmente felice.

Con tre podi in serie ho trovato la costanza che cercavo da sempre - ha detto l’altoatesina, ora quarta nella classifica di specialità, guidata dalla Shiffrin -. Il merito è anche delle compagne: in squadra abbiamo sfide interne che ci fanno bene». Per l’Italia, in questo gigante francese, si è messa in luce Marta Bassino, seconda dopo al prima manche e che ha chiuso ottava. Lieve incidente per Sofia Goggia, che nella prima manche si è provocata una distorsione al pollice sinistro sbattendo contro un palo. Protetta da un bendaggio rigido, ha disputato ugualmente la seconda prova, terminando sedicesima, tre posizione più in alto di Irene Curtoni. Sfortunata Federica Brignone, uscita di pista nella prima manche quando stava sui tempi delle migliori. Non sarà ’valanga rosà, ma la squadra femminile può essere soddisfatta: in gara ci sono sempre atlete capaci e molto motivate. Domani nella località francese è in programma alle 18 uno slalom speciale parallelo notturno.