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Giovedì 14 Aprile 2022
Dieci anni dalla scomparsa di Morosini. Il calcio lo ricorda nelle partite del weekend di Pasqua - Foto
L’anniversario Un triste anniversario quello che cade questo 14 aprile 2022: è il decimo anniversario della scomparsa del calciatore bergamasco Piermario Morosini, che militava nelle file del Livorno: morì in campo a Pescara il 14 aprile del 2012 durante una gara di campionato di serie B .
Proprio per questo anniversario, il Museo del Calcio ricorda il calciatore attraverso la maglia numero 5 indossata in occasione dell’Europeo Under 21 del 2009 disputato in Svezia. Morosini, scomparso prematuramente il 14 aprile del 2012 durante la partita Pescara-Livorno del campionato di Serie B, esordì con l’Under 21 nel settembre del 2006 e con la maglia degli «azzurrini» ha collezionato 18 presenze. La sua casacca è conservata al Museo del Calcio accanto a quella di un altro indimenticato giocatore come Davide Astori.
Morosini, bergamasco di città del quartiere Monterosso, poco a nord dello stadio, vestiva la maglia del Livorno, in serie B, dopo aver giocato precedentemente con Udinese, Bologna, Vicenza, Reggina e Padova facendo la trafila nelle nazionali azzurre dall’Under 17 all’Under 21.In nerazzurro vinse il campionato Allievi Nazionali nel 2002 senza mai esordire in prima squadra. Nato il 5 luglio 1986, era approdato all’Atalanta a 9 anni dopo i primi calci nella Polisportiva Monterosso.
«Di Piermario Morosini ho un ricordo straordinario, quando si parla di lui mi viene la pelle d’oca: sono stato testimone dei suoi successi, anche con la nazionale Under 21. Era un ragazzo d’oro. Purtroppo ho dovuto vivere anche quella giornata nera per il calcio italiano, per la sua famiglia e per tutti quando si è accasciato e ha perso la vita» ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ricordando il calciatore.
L’arresto cardiaco in campo
Era il 14 aprile 2012 quando Piermario Morosini morì per un arresto cardiaco a 25 anni durante Pescara-Livorno. «A dieci anni da quel drammatico evento la Lega Serie B non dimentica e il suo presidente Mauro Balata prosegue non solo nel ricordo di un giocatore bravo, gentile e che faceva del rispetto per l’avversario un suo tratto distintivo, ma anche nella promozione di attività che nel suo nome portino benefici e sostegni anche economici per la salvaguardia e la salute di tutti gli atleti» sottolinea la Lega di Serie B in un comunicato stampa. «Per questo nella 35a giornata della Serie B, che si giocherà per Pasquetta il 18 aprile, i capitani delle squadre indosseranno una particolare fascia realizzata da Live Onlus, partner dell’iniziativa, e che poi, dopo essere stata firmata dai capitani, sarà messa all’asta per continuare i progetti, portati avanti dall’associazione, di donazione di defibrillatori nelle scuole e nelle società sportive dilettantistiche».
Non solo la serie B lo ricorderà: tutte le squadre in cui Piermario ha giocato - Atalanta, Livorno, Udinese, Bologna, Vicenza, Reggina e Padova - indosseranno magliette con la patch «Moro10», che verranno poi messe sempre all’asta.
«Il grande cuore della Serie B, che prosegue in queste giornate nella sua opera di pace e di aiuto alle popolazioni colpite dalla guerra, si rende protagonista per il prossimo turno di campionato di un’iniziativa che vuole costruire, da un tragico episodio, un’azione positiva che possa garantire la sicurezza di centinaia di ragazzi che praticano attività sportive», spiega il presidente Mauro Balata.
L’utilizzo della fascia da capitano si inserisce all’interno di una serie di progetti strutturati che la Lega Serie B, con Mauro Balata, in questi anni ha intitolato a Piermario Morosini: per esempio, il premio Gentleman San Siro che celebra ogni anno un giocatore della Serie B che si è distinto per il suo comportamento dentro e fuori dal campo oppure la sottoscrizione del protocollo d’intesa per il passaporto ematico con la Fondazione «Fioravante Polito» per tutelare la salute degli atleti.
La fidanzata: «La sua vita resta»
«Ci sono giorni malinconici in cui è più doloroso affrontare la quotidianità, con alti e bassi emotivi impossibili da descrivere, che può capire soltanto chi vive qualcosa di simile» spiega ad Ansa la findazata Anna. L’unica strada è farci i conti. «L’amore è stato tanto e il fatto che io riesca a nutrirmi di questo e a donarlo mi permette di dire quanta vita c’è stata anche dopo la morte di Mario». Tanta da, prosegue, poterla tramandare oggi per «ricordarci di guardarci negli occhi». E «sapere riconoscere cosa c’è stato, quali sogni non possono essere messi da parte, quali luci non possono essere spente». Piermario resta come era: «Capace di generare cose bellissime con il suo carisma, l’affabilità, il sorriso, la bellezza e l’empatia».
Anna cita uno scritto dell’attore Filippo Timi: «Dare valore al tempo e ai legami d’amore costruiti da Mario oggi significa anche sapere sacrificare se stessi» perché solo facendolo «l’attimo di una vita diventerà assoluto». Lo aveva letto anche ai compagni di squadra di Piermario quando il Livorno salì in Serie A nel 2014. Per ricordarsi che «non si vince mai da soli e per se stessi», per sapere «non dimenticare» e perché «nessuno cammina guardandosi all’indietro».
Il ricordo a Livorno
A Livorno il calciatore è stato ricordato con tre eventi che si sono tenuti durante la giornata del 12 aprile. La mattina è stata inaugurata la mostra delle maglie indossate da Piermario Morosini nella sua carriera di calciatore, allestita nella Galleria del centro commerciale «Le fonti del corallo». Alle 16,30 la squadra del Livorno Calcio, la fidanzata di Piermario Morosini e il suo amico più caro sono stati ricevuti dal sindaco Luca Salvetti nella Sala Cerimonie a Palazzo Comunale per un momento commemorativo. Il sindaco ha donato due pergamene con la seguente motivazione: «La città di Livorno in ricordo di Piermario Morosini, nel decennale della scomparsa» e due gagliardetti del Comune di Livorno. Alle 18 il vescovo Simone Giusti ha officiato la Messa in ricordo del giocatore scomparso 10 anni fa.
Il ricordo dell’Atalanta
Anche l’Atalanta ricorda sul suo sito il giocatore: «Ricorre oggi il decimo anniversario della scomparsa di Piermario Morosini. Piermario veniva tragicamente a mancare il 14 aprile 2012, a Pescara - si legge nella nota -. Sono già passati dieci anni, eppure sembra ieri… Il tempo scorre inesorabile, ma il suo ricordo resterà sempre nei nostri cuori, più vivo che mai. Tutta l’Atalanta lo ricorda con grande commozione e immutato affetto. Piermario sempre con noi». Morosini, nato a Bergamo il 5 luglio 1986 e cresciuto nella Polisportiva Monterosso, società del suo quartiere, in nerazzurro aveva all’attivo uno scudetto Allievi Nazionali nel 2002.
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