Sport / Bergamo Città
Giovedì 02 Ottobre 2014
Denis: «A Genova per tornare al gol
Ma l’importante è fare punti»
Terminerà domenica, a Genova, il digiuno di gol German Denis? Il bomber ha rassicurato i tifosi del Club Amici di Mozzo di cui è stato ospite con il connazionale Moralez, martedì. «Certo che lo auspico – ha detto con toni sicuri – o meglio ci conto».
«Mettere il pallone alle spalle della porta avversaria - ha aggiunto - rappresenta l’obiettivo da quando ho iniziato la carriera del calciatore». E dopo un attimo di pausa e il Tanque ha aggiunto: «D’accordo che ci tenga parecchio a a segnare, ma la cosa più importante è riprendere a fare punti al più presto».
Ad esigerlo è pure la classifica, nonostante si sia soltanto alla quinta giornata. Rientrare a Bergamo, dalla Liguria, imbattuti sarebbe, tra l’altro, una iniezione di morale di indubbia consistenza.
Inevitabile tornare sul rigore parato sabato da Buffon che avrebbe potuto dare una probabile svolta all’esito finale della sfida. «Immaginate l’amarezza provata nell’istante in cui non ho visto il pallone gonfiare la rete juventina. Pensare che proprio dietro alla porta c’era mio figlio pronto a festeggiare con me con il tradizionale abbraccio il ritorno al gol. Davvero un peccato ma non rimane che guardare avanti fiduciosi alla ricerca di un riscatto che spero immediato».
Insomma, abbiamo a che fare con un Denis che non solo ha metabolizzato nel giro di poche ore la fisiologica delusione ma animato da fieri propositi di rivincita. E l’Atalanta, di questo avvio di campionato ha più che mai bisogno della sua inamovibile punta che nelle precedenti tre stagioni sportive in nerazzurro ha puntualmente raggiunto la doppia cifra (e scusate se è poco).
Del resto i periodi no capitano da sempre anche ai bomber di razza. Idem per quanto concerne i penalty non andati a segno. A proposito, Guglielmo Stendardo, lunedì a TuttoAtalanta su Bergamo Tv, intervenuto telefonicamente, ha precisato con indubbia onestà: «A me non si potrà mai rimproverare di aver fallito un rigore perché non ne ho mai tirati».
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