De Roon è (davvero) tornato
«Un mio gol? Al Borussia, al 90°»

L’olandese si racconta: «Ero abituato a giocare davanti alla difesa nel centrocampo a tre. Gasperini gioca in modo diverso. Ho appreso movimenti, posizioni e schemi nuovi. E ora mi trovo a mio agio».

»Un mio goal? Sì, al Borussia. Vinciamo al 90’ con un mio gol e passiamo il turno. A parte gli scherzi: davvero, il risultato della squadra per me conta molto più di una mia rete». Marten de Roon è tornato: dopo un inizio così così, l’olandese ha lasciato il segno nella vittoria esterna di sabato 23 dicembre a San Siro contro il Milan. Manca solo il goal: «Quest’anno sono ancora a secco. È logico: mi piacerebbe segnare di più. Ma io, in primis, devo dare equilibrio, giocare per la squadra. Se l’Atalanta vince e de Roon non segna ma fa quello che sa e deve fare, va benissimo».

«Ero abituato a giocare davanti alla difesa nel centrocampo a tre. Gasperini gioca in modo diverso. Ho appreso movimenti, posizioni e schemi nuovi. E ora mi trovo a mio agio nel nuovo modulo. Mi piace molto. Completa il mio bagaglio». E a San Siro si è visto, eccome: «Senza l’Europa, ci si concentra di più sul campionato. Ma credo che sia stato determinante il desiderio di risalire il più in fretta possibile. Ora la posizione è buona, rispecchia il nostro valore. Le prime quattro, cinque sono staccate. Ma credo che il sesto, settimo posto sia possibile». E sul ritorno a Bergamo: «Sono andato via dopo un anno perché giocare la Premier League era un sogno. Ma poi ho voluto tornare a Bergamo a tutti i costi. La società è in continua crescita, gioca in Europa, la città è bellissima, la ma famiglia si è ambientata bene».

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