È scattata lunedì scorso l’operazione Lussemburgo, primo passo per riportare l’Italia del tennis nel gruppo mondiale della Coppa Davis, nel quale manchiamo dal 2000. Ed è scattata da Bergamo, più precisamente dal Centro Vavassori di Cividino, dove i nostri si sono radunati ed hanno cominciato gli allenamenti (a porte chiuse), sfruttando i campi rapidi dell’Accademia orobica, simili a quelli che troveremo dal 4 al 6 marzo a Esch Sur Alzette, nel Granducato più ricco d’Europa. La nostra città non ospitava la formazione azzurra di Coppa Davis dal settembre del 1997. A Cividino ci sono infatti un paio di giocatori che, se ben gestiti, potranno darci molte soddisfazioni in futuro: sono Andreas Seppi e Potito Starace, ventenne altoatesino il primo, ventitreenne campano il secondo.
Mancano nella squadra il livornese Filippo Volandri, numero 1 d’Italia, e lo spezzino Davide Sanguinetti, che sui campi indoor ha costruito la sua carriera. Due decisioni di Barazzutti che fanno discutere. Vedremo una squadra giovane dunque nei singolari, supportata da un doppio ben affiatato e capace di vincere solo due settimane fa il torneo Atp di Milano, formato da Giorgio Galimberti e Daniele Bracciali. Ma battere il Lussemburgo non sarà un’impresa comoda.
(22/02/2005)
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