Damiano Zenoni, doppio ex:
«Spero in una bella partita»

«Non sono certo io quello che risolverà tutti i problemi della Grumellese». Era stato esplicito, Damiano Zenoni, nella sua prima dichiarazione in giallorosso. Poi, domenica, è andato in campo contro la Vimercatese Oreno e ha subito segnato.

«Non sono certo io quello che risolverà tutti i problemi della Grumellese». Era stato esplicito, Damiano Zenoni, nella sua prima dichiarazione in giallorosso. Poi, domenica, è andato in campo contro la Vimercatese Oreno ed è successo che: la Grumellese - che in sette gare ufficiali fra campionato e coppa, aveva rasentato l'indigenza con due pareggi e cinque sconfitte – ha vinto finalmente la sua prima partita; il gioco proposto – che nelle citate sette esibizioni aveva partorito la miseria di tre gol - ne ha prodotti altri tre, ma stavolta tutti insieme; e il primo di questi lo ha segnato proprio lui, su calcio di rigore in avvio di partita, mettendo il fiocchetto alla sua prima partita da «dilettante».

«Però confermo», dice il giorno dopo Zenoni, mascherandosi dietro il suo tipico low-profile, esibito sui campi e nella vita quotidiana: «Non sono io il toccasana che ha rigenerato il gruppo; è il gruppo che si sta gradualmente ritrovando e aveva semplicemente bisogno di una bella iniezione di fiducia. Diciamo che, magari, la mia presenza ha dato ai compagni semplicemente qualche sicurezza in più».

Domenica, mentre lui punterà su Scanzo con la sua Grumellese, si affronteranno Atalanta e Udinese, le due squadre che gli sono rimaste nel cuore. Inutile chiedergli per chi farà un tifo sviscerato: «Che dire? Anche a Udine ho lasciato un pezzo del mio cuore, venendone via con un carico di splendidi ricordi. In qualità di doppio ex, spero vivamente che ne venga fuori una bella partita, che diverta il pubblico e accontenti entrambe le squadre: un bel pareggio con tanti gol, insomma, che poi alla fine, sane e organizzate come sono, sia l'una che l'altra i loro obiettivi li centreranno comunque».

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