Cristiano Doni: «La colpa è nostra
ma diamoci tutti una calmata»

Da autentico capitano di lungo corso Cristiano Doni, non si è sottratto come del resto in altre occasioni, a metterci la faccia lunedì sera a «Tutto Atalanta», in onda in diretta su Bergamo TV.

Da autentico capitano di lungo corso Cristiano Doni, non si è sottratto come del resto in altre occasioni, a metterci la faccia lunedì sera a «Tutto Atalanta», in onda in diretta su Bergamo TV.  Dopo il clamoroso KO di Empoli non era certo facile.

È stato un Doni concreto e realista nel rispondere alla serie di domande degli ospiti in studio e a quelle, numerosissime, inviate attraverso sms e email dai telespettatori. Uno dei messaggi ricevuti? «Cristiano, Bergamo ti ama!». Al termine della seguitissima puntata, il trentasettenne trequartista nerazzurro ha distribuito una marea di autografi agli esordienti della squadra di calcio del quartiere cittadino di Campagnola, presenti nello studio televisivo.

SONO QUI PER CHIEDERE SCUSA - «Sono qui, innanzitutto, per chiedere scusa per la figuraccia di Empoli: si può anche perdere ma non come abbiamo fatto noi. Colpe e responsabilità sono unicamente nostre. Da qui, però, a sostenere che non siamo da promozione ce ne vuole. La serie A, al confronto, è una bazzecola: quest' anno si deve soltanto vincere e stravincere altrimenti piovono critiche da ogni parte. Diamoci, per favore, una regolata. Io privilegio, da sempre, l'equilibrio sia in caso di successo che di sconfitta. A Empoli nei primi due gol si è commesso una marea di errori. Non accetto quando sento parlare di scarsa preparazione atletica o di modulo inefficace».

L'OBIETTIVO RIMANE LA PROMOZIONE DIRETTA - «Premetto che l'obiettivo rimane quello di centrare la promozione, possibilmente, senza ricorrere ai playoff. Nel ribadire che siamo noi giocatori ad aver determinato la sconfitta in Toscana sono dell'avviso che l'allenatore sia esente da qualsiasi indizio. Dobbiamo trovare la medesima reazione messa in atto subito dopo la battuta a vuoto di Piacenza, reazione che ci ha consentito di collezionare le successive tre vittorie».

SIAMO TRA LE MIGLIORI DELLA CADETTERIA - «Siamo tra le migliori anche se ci sono altre squadre attrezzate, tra queste la principale il Siena. Guai sottovalutare l'attuale capolista Novara che di sicuro lotterà fino alla fine anche perchè è avvantaggiata per il fatto che non deve vincere per forza. Il campionato è ancora lungo e la nostra posizione in classifica non è poi tanto deficitaria».

I GOL SUBITI SU PALLE INATTIVE - «E' vero, a Piacenza e a Empoli abbiamo subito reti su palle inattive. Su questo dobbiamo parlarci e confrontarci per trovare i movimenti sincronizzati onde non permettere agli avversari di metterci in difficoltà».

PER ADESSO PENSO SOLO A GIOCARE - «Il mio futuro? Per adesso sono contento di giocare pertanto rimarrò concentrato al massimo in questo ruolo fino al termine del campionato. Alla domanda del mio miglior gol in nerazzurro ripeto senza la minima esitazione quello di Palermo quando tornai a Bergamo: ricordo di aver pianto in quanto per me era un momento particolare della vita».

SABATO UN AMBIENTE IDEALE - «Ne approfitto per chiedere di creare sabato allo stadio un ambiente tale da aiutarci in maniera concreta a far risultato. Occhio al Crotone che non deve incuterci timore ma guai a non affrontarlo con la determinazione e le motivazioni idonee. Avremo delle assenze importanti ma disponiamo di una rosa, a detta unanime, completa».

Arturo Zambaldo

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