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(Foto di Magni Paolo Foto)
«Torniamo al vecchio 4-4-1-1, lunedì sera non è la giusta partita per fare esperimenti». Mister Colantuono presenta il match contro la Juventus, una partita non più fondamentale per i bianconeri, visto che il perentorio ko della Roma a Catania ha consegnato aritmeticamente lo scudetto alla Juve
«Torniamo al vecchio 4-4-1-1, lunedì sera non è la giusta partita per fare esperimenti». Mister Colantuono presenta il match contro la Juventus, una partita non più fondamentale per i bianconeri, visto che il perentorio ko della Roma a Catania ha consegnato aritmeticamente lo scudetto alla Juve
Sulla formazione ancora dubbi: Estigarribia in forse, Moralez dovrebbe rientrare mentre Stendardo non è tra i convocati a causa di un ginocchio gonfio. «Chi temo di più è Pirlo - ha detto ancora l’allenatore dell’Atalanta -, dobbiamo tentare di limitare le sue giocate e sperare nei cali di tensione della squadra di Conte, che quest’anno è stata al top».
«Certo è che toccherà anche noi vivere il ruolo della vittima sacrificale a Torino - continua Colantuono -: non siamo i primi, né gli unici. Basta vedere il distacco che la Juventus ha rispetto alla stessa Roma».
E su quanto accaduto proprio a Roma all’Olimpico, Colantuono usa dei toni molto duri: «Abbiamo toccando il fondo, e siamo sempre a parlare delle stesse cose».
«Cosa possiamo aggiungere? - sottolinea l’allenatore dell’Atalanta -. Non è la prima volta e all’Olimpico è successa una cosa gravissima. Ma non ci sono nemmeno più aggettivi...». L’allenatore romano, infine, ammonisce: «Se continuiamo così finiremo con lo sgonfiare il pallone».
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