Sport / Bergamo Città
Sabato 02 Maggio 2020
Con il calcio forzatamente fermo
l’interesse è tutto rivolto al mercato
Ma chi l’ha detto che senza il calcio giocato la gente ha perso interesse sulle vicende pallonare?
È vero che senza partite e con le chiusure di bar ed esercizi pubblici le rituali e infuocate conversazioni calcistiche hanno subito un drastico ridimensionamento. Ma giornali, televisioni, radio, web e quant’altro non hanno abbassato nemmeno per un istante le rispettive saracinesche. Certo a tutti gli appassionati manca l’inevitabile ed eccitante pathos da stadio, ma tant’è in pieno e razionale rispetto delle norme vigenti in materia di coronavirus.
Il popolo bergamasco è, naturalmente, polarizzato sull’Atalanta, forzatamente nonché nostalgicamente fermo con il Papu e compagni a sventolare il quarto posto in classifica e la qualificazione ai quarti di finale di Champions League. Risultati sia pure parziali da mille e una notte.
Tuttavia, a bocce ferme, gli argomenti più gettonati di questi tempi sono le voci di mercato che si rincorrono e diffondono a macchia di leopardo. A tenere principalmente banco il timore che i titolarissimi come le punte d’oro Gomez, Ilicic e Zapata possano da un momento all’altra accasarsi in club, italiani o esteri, che vanno per la maggiore.
Non mancano le preoccupazioni nemmeno per le eventuali uscite di Gollini, Freuler, Gosens, terzetto che si stava rendendo protagonista di una grande stagione per rendimento e continuità . E in entrata? Di nomi, a dire il vero, non è che se ne apprendano tanti. Ci sono sempre, comunque, gli ex figli di Zingonia Jack Bonaventura e Riccardo Montolivo sulla bocca di tutti. Del resto entrambi i due centrocampisti, non confermati dal Milan e svincolati, sono liberi di accasarsi dove meglio ritengano. Da scartare sul nascere il ritorno di entrambi a Zingonia In ogni caso sarebbe Bonaventura di gran lunga il più appetito.
Fonti attendibili sostengono che Giovanni Sartori sia sul pezzo nonostante dalla sua bocca non esca nemmeno una sillaba che è una. Tempo al tempo...
Arturo Zambaldo
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