Comark, sconfitta indolore
Ma non è da sottovalutare

Sconfitta indolore ma guai a dormirci su quella della Comark nell’incontro casalingo di domenica scorsa (85-80 dopo un supplementare) contro un Crema gagliardo ma nettamente inferiore sotto ogni aspetto.

Sconfitta indolore ma guai a dormirci su quella della Comark nell’incontro casalingo di domenica scorsa (85-80 dopo un supplementare) contro un Crema gagliardo ma palpabilmente inferiore sotto ogni aspetto.

È accaduto l’esatto contrario della settimana precedente quando il team cittadino si era imposto alla grande a Imola con l’allora pari capolista. Meno male che nel quart’ultimo turno della regular season hanno perso pure le altre candidate al salto di qualità, vale dire, la citata Imola (insegue a meno due) e inoltre Lissone, Saronno, Milano e la stessa Crema (in ritardo di quattro lunghezze).

Rigorosamente d’obbligo, a questo punto, l’energica strigliata a squadra e staff tecnico, nessuno escluso. Rischiare, anche nei minimi termini, l’obiettivo-promozione proprio in dirittura d’arrivo sarebbe, sportivamente parlando, un disastro. Si tratterebbe, in altre parole, voltare di colpo le spalle, in modo ingeneroso, innanzitutto ad una tifoseria sempre più numerosa e appassionata che ha subito raccolto il messaggio estivo della dirigenza intenzionata a riportare a Bergamo il basket d’élite in tempi ragionevolmente ristretti.

E le condizioni per far dimenticare il non annunciato flop contro Crema per fortuna esistono eccome. Nella prossima giornata il calendario spedisce, infatti, Cristiano Masper e compagni a Calolziocorte contro avversari di media-bassa classifica. Tornare a vincere, pronostici alla mano, sembra alla portata alla condizione, però, che sul parquet del palazzetto lecchese i giocatori di coach Michele Pasqua ricalchino i frequenti copioni recitati in altre occasioni. Poi mancheranno solo due sfide, quella interna contro Milano e quella in trasferta contro Lissone, in trasferta. Determinante, da qui alla fine, mantenere la vetta per poter rimandare la grande festa (incrociamo, comunque, le dita) tra le mura amiche dell’Italcementi già contro Milano.

Arturo Zambaldo

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