Si tratta, comunque, di valutazioni rigorosamente di parte, sicchè, anche se degne del massimo rispetto, meritevoli entrambe di alcune riflessioni. Partiamo dai numeri sicuramente non opinabili. Nello stesso periodo di un anno fa, l’allora Intertrasport giunse al giro di boa seconda, staccata dalla capolista Forlì di due lunghezze, colmando, poi, in maniera meritata, l’esiguo ritardo alla fine della prima fase del torneo. Considerazione immediata: alzi la mano chi non rimpiange, almeno sino a questo momento, la passata regular season.
Al di là di una fisiologica nostalgia, chi ha dimenticato il ricorrente spettacolo sia in casa che in trasferta offerto da quella squadra? Nessuna nota di demerito, al riguardo, nei confronti di Morandi dal momento che il suo predecessore Lino Frattin poteva usufruire di un organico di maggior qualità ed esperienza. C’è, comunque, chi rimanda ogni definitivo responso ai successivi playoff, ricordando il fallimentare esito dello scorso aprile.
Verissimo, ma se nel basket non difetta una certa logica, perché illuderci di poter fare meglio del recente passato se si dispone di un roster riconosciuto inferiore all’unanimità? Ancora nelle dichiarazioni a L’Eco, Testa ha manifestato piena fiducia sul raggiungimento della quarta posizione e qui ci si può trovare d’accordo. L’importante è, però, che il palpabile ridimensionamento (dal primo, cioè, al quarto rispetto alla stagione sportiva 2008-2009) venga compensato da altri urgenti obiettivi, primo fra tutti la definitiva maturazione tecnica-agonistica degli under promossi titolari, con calcolato rischio in estate e già con adeguate prospettive di riuscita.
Il fatto, infine, che la dirigenza non intenda ricorrere al mercato di rafforzamento lo interpretiamo come una sorta di arresa per quanto concerne la corsa a immediati risultati di rilievo. Diversamente è fuori dubbio che con l’innesto di un quotato pivot, dopo la partenza di Emanuele Rossi, di colpo la Comark assumerebbe un ruolo ben più stimolante. A.Z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA