Sport
Sabato 11 Gennaio 2014
Cola: la partita col Catania?
Delicata, ma non è decisiva
La buona notizia è che finalmente, dopo molto tempo, mister Colantuono avrà a disposizione per il match contro il Catania tutti i centrali della difesa, il che vuol dire che Migliaccio non dovrà ancora sacrificarsi in un ruolo non suo.
La buona notizia è che finalmente, dopo molto tempo, mister Colantuono avrà a disposizione per il match contro il Catania tutti i centrali della difesa, compreso Lucchini, il che vuol dire che Migliaccio non dovrà ancora sacrificarsi in un ruolo non suo.
La brutta notizia è che Carmona non ha recuperato e dunque il centrocampo non avrà il suo elemento di maggiore sostanza sul piano del lavoro oscuro in fase di copertura (potrà comunque sostituirlo proprio Migliaccio). Forfait che si aggiunge a quello del portiere Consigli per varicella, cosicché domenica a difendere i pali della porta nerazzurra al Comunale (match in programma alle 15) ci sarà il giovane Sportiello, al suo esordio in serie A. «Sportiello deve soltanto stare tranquillo, ha le qualità per fare bene» ha garantito il tecnico atalantino.
Che è stato molto abbottonato sul tema formazione, mentre sull’importanza della sfida contro il Catania (ultimo a -5 dall’Atalanta), Colantuono ha sottolineato: «È una partita delicata ma non carichiamola troppo, perché dopo ci saranno ancora 20 giornate da disputare. È sì importante, ma non vorrei passasse il messaggio che vincendo saremmo salvi, perché la strada sarebbe comunque dura».
Il giudizio sul Catania: «Sicuramente è più forte di quanto indichi attualmente la classifica. Però la squadra etnea sta bene e sta già beneficiando del ritorno di Lodi che è un giocatore determinante sui calci piazzati. Ecco perché dovremo stare molto attenti».
Colantuono ha parlato anche dell’ultimo, duro ko di Milano contro il Milan per dire che «non abbiamo sbagliato l’approccio, il problema è che abbiamo commesso errori sui gol incassati e ne abbiamo falliti diversi noi». Infine, sulle polveri bagnate di Denis, ecco il pensiero dell’allenatore: «Prima o poi la palla entrerà di nuovo. Sarei stato preoccupato se a Milano non avessimo costruito nulla, invece 3-4 palle-gol nitide le abbiamo avute».
© RIPRODUZIONE RISERVATA