«Io sono abbastanza soddisfatto. Mi manca naturalmente il campo, giocare contro squadre di livello per verificare la condizione, capire a che punto sono. Ma questo posso farlo solo mettendo minuti nelle gambe».
Ma lei come si sente? Al 30-40% o anche di più?
«Fare percentuali è impossibile, perché mi manca ancora il riscontro del campo, di una partita vera».
All’inizio però aveva avuto parecchia paura...
«Sì, perché era il mio primo infortunio di una certa gravità e inizialmente in campo mi ero spaventato moltissimo. Pensavo si trattasse di un infortunio molto più serio, invece alla fine in due mesi sono guarito ed ora è tutto passato».
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Per lei forse è stato meglio che sia finito il 2008. Tra retrocessione e infortunio non è stato molto fortunato...
«Da questo punto di vista non è stato dei più fortunati, però personalmente lo considero comunque un anno positivo. Ho imparato molte cose, anche dalla retrocessione. I momenti brutti comunque ti insegnano sempre molto».
E dal 2009 cosa si aspetta?
«Rispetto all’anno precedente, il 2009 può solo essere migliore. Mi aspetto grandi cose dall’Atalanta, perché ne abbiamo le potenzialità».
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A Palermo domenica prossima ci sarà?
«Vediamo come procederà il lavoro questa settimana, ma se non ci saranno contrattempi a Palermo dovrei esserci, poi l’utilizzo lo deciderà come sempre il mister».
(04/01/2008)
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