«Che frittata sul primo gol»
Gasperini però non fa drammi

«Abbiamo fatto un po’ di frittata, perdendoci Pavoletti sul corner e poi concedendo una ripartenza sul raddoppio su cui siamo stati disattenti. La prestazione è stata buona, purtroppo contano i gol e il risultato finale».

Gian Piero Gasperini non fa drammi dopo il ko casalingo col Cagliari che frena la marcia della sua Atalanta in quota Europa League. «Una partita stregata che mi ricorda quella con l’Udinese dell’anno scorso - prosegue il tecnico nerazzurro -. La reazione c’è stata, perdere fa davvero male e ci lascia molta delusione oltre a doverci far riflettere. Diciassette palle gol sono tante: giocavamo molto con gli attaccanti, poi con gli inserimenti di Cristante quando è entrato. Papu Gomez è stato straordinario, ma meno sotto porta. Le fasce erano coperte, difficile passare di lì».Gasperini cerca un motivo per il crollo dei suoi nel primo tempo: «Noi difendiamo a zona sulle palle inattive e Pavoletti ha potuto saltare libero, senza contrasto. Eravamo fermi. Il secondo gol è stato ancora peggio: dovevamo ripartire noi e abbiamo regalato palla, oltretutto subito dopo un angolo a nostro favore». Una battuta anche sul mini turnover: «Gollini aveva fatto bene quando era stato impiegato. Mancini l’ho scelto perché Caldara meritava riposo dopo aver fatto tutte le partite nell’ultimo periodo: abbiamo il Napoli martedì, dovevo tenerne conto». Sul fronte dei vincitori c’è un Diego Lopez soddisfatto dopo due match a mani vuote: «Contro Fiorentina e Roma c’era stata la prestazione, oggi anche il risultato. La chiave sono state proprio le ripartenze fatte bene. La velocità di Farias è stata un fattore importante», commenta l’allenatore rossoblù che offre un’altra prospettiva alla lettura tattica del confronto.

«Quando hai un avversario sulla trequarti bisogna rimanere corti e compatti senza lasciare spazio tra le linee, anziché magari sprecare un Cigarini a uomo su Ilicic». Un plauso da Lopez ai suoi: «I ragazzi hanno bene interpretato la partita contro una squadra che in casa fa la differenza. Attaccano anche coi difensori, che danno e vanno - spiega -. Potevamo fare meglio qualche contropiede nel secondo tempo quando l’Atalanta si è sbilanciata molto, in almeno due occasioni potevamo andare in porta».

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