Sport / Bergamo Città
Mercoledì 29 Aprile 2015
L’Atalanta pareggia 2-2 a Cesena
Immenso Pinilla, virtuale salvezza
Si può dirlo, magari ancora un po’ sottovoce per scaramanzia, ma si può ormai dirlo: con il 2-2 conquistato a Cesena e con il ko esterno per 1-0 del Cagliari contro il Chievo, l’Atalanta conserva un margine di otto punti sui romagnoli (che però vale come se fosse +9, idem nei confronti dei sardi) a cinque giornate dalla fine del campionato ed è virtualmente salva.
CESENA-ATALANTA 2-2
RETI: 4’ st Pinilla, 10’ st rig. Brienza, 25’ st Carbonero, 37’ st Pinilla.
CESENA (4-3-1-2): Agliardi 5; Perico 4,5, Capelli 6, Krajnc 6, Renzetti 6; Carbonero 6,5 (35’ st Volta sv), Mudingayi 5,5, Cascione 6 (23’ st Giorgi 6,5); Brienza 6; Succi 5,5 (14’ st Rodriguez 6,5), Defrel 6. In panchina: Leali, Bressan, Nica, Tabanelli, De Feudis, Dalmonte, Cazzola, Djuric, Moncini. All. Di Carlo.
ATALANTA (4-4-1-1): Sportiello 6; Bellini 6, Benalouane 5,5, Masiello 6,5, Dramé 5,5; Zappacosta 6 (21’ st D’Alessandro 6,5), Cigarini 6 (34’ st Migliaccio sv), Carmona 6, A. Gomez 6,5 (30’ st Bianchi 5,5); Moralez 7; Pinilla 8. In panchina: Avramov, Biava, Stendardo, Scaloni, Emanuelson, Del Grosso, Baselli, Boakye, Rosseti. All. Reja.
Arbitro: Rizzoli di Bologna 6,5.
Snocciolati i numeri che profumano di salvezza, giù il cappello davanti a Mauricio Pinilla. L’attaccante cileno, al rientro dopo la squalifica di tre giornate e sostituto di Denis, a sua volta appiedato di cinque turni, ha realizzato una doppietta. Il primo gol - che aveva dato l’illusorio 1-0 ai bergamaschi al 5’ st - è stato elementare, ma il secondo - che ha regalato il 2-2 al 37’ st - è stato di una straordinaria bellezza: ancora una rovesciata, ma stavolta Pinilla ha arpionato la palla ancora più in alto sfidando e leggi della fisica e scaraventando la palla appena sotto la traversa.
È uno scontro salvezza abbastanza strano e con un finale assolutamente rocambolesco: incassato il 2-2, il Cesena ha attaccato alla disperata e al 39’ st Perico ha fallito il 3-2 da meno di un metro. Dopo aver rischiato anche un minuto dopo (rasoterra impreciso di Rodriguez), l’Atalanta ha avuto la palla della vittoria che avrebbe sigillato a tripla mandata il discorso salvezza, ma al 94’ Bianchi ha peccato d’egoismo in contropiede, parzialmente si può comprendere perché è ancora a caccia del suo primo gol in campionato, e non ha dato palla al liberissimo Benalouane preferendo calciare (fuori).
Reja si è letteralmente imbestialito e a fine partita in mezzo al campo ha redarguito pesantemente l’attaccante che ha replicato è stato trattenuto dai compagni. Un po’ di tensione, dunque, ma - ripetiamo - la permanenza in serie A è ormai in cassaforte e c’è soltanto da non mollare per poter brindare alla quarta salvezza consecutiva, la più sofferta.
Nel racconto della cronaca abbiamo ricordato i due gol dell’Atalanta, ma non quelli del Cesena. Ne parliamo ora per ricollegarci anche all’aggettivo strano che abbiamo usato in precedenza. Scontro strano perché, dopo un primo tempo nel quale il Cesena era stato letteralmente inesistente (unico tentativo di lontanissimo di Succi al 20’ pt con deviazione di Sportiello), mentre l’Atalanta aveva sfiorato il gol al 6’ pt (tiro parato a Gomez, pure lui egoista nel non passare a Pinilla), i romagnoli si sono scossi soltanto dopo aver incassato il primo gol di Pinilla (erroraccio di Agliardi che ha perso il pallone e zampata del cileno). E hanno segnato due reti in un quarto d’ora.
In questa fase sono riemersi due problemi che l’Atalanta denota non di rado: la flessione mentale e le distrazioni difensive. Il Cesena - nella ripresa con un modulo più aggressivo e Defrel più largo in attacco - ha pareggiato al 10’ st con Brienza che ha trasformato un rigore decretato per un ingenuo fallo di Benalouane sullo stesso trequartista ex nerazzurro. E ha sorpassato i bergamaschi al 25’ st quando Carbonero è avanzato sulla destra senza venire contrato con decisione fino al limite dell’area e ha fulminato Sportiello con un pallonetto di gran classe.
Così l’Atalanta, senza quasi accorgersene, è andata sotto. Reja, che aveva già sostituito Zappacosta con D’Alessandro, ha inserito pure Bianchi per Gomez e Migliaccio per Cigarini. Ma non sono stati i cambi a favorire il pareggio dell’Atalanta. È stata tutta farina del sacco di un giocatore, Pinilla, stratosferico in acrobazia.
Con l’attaccante cileno, ennesima prestazione positiva di Moralez che non tradisce mai. Ok anche la prestazione di Gomez, mentre il più efficace in difesa è stato Masiello. Domenica al Comunale di Bergamo arriverà la super Lazio, sarà dura, ma il +8 rappresenta davvero un patrimonio immenso da gestire e difendere nelle ultime cinque giornate.
Marco Sanfilippo
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Il campionato dell’Atalanta potrebbe essere davvero a un bivio. Si gioca Cesena-Atalanta e i nerazzurri, a +8 sui romagnoli, hanno stasera la possibilità di sferrare il colpo del definitivo ko ai rivali. Ma dovranno anche stare attenti a non perdere per non cadere ancora in affanno.
La sorpresa più grande nello schieramento, il 4-4-1-1, presentato da mister Reja è la presenza come centrale difensivo di Benalouane, e non Stendardo, accanto a Masiello. Terzino destro è Bellini. A centrocampo Zappacosta ha vinto la concorrenza con D’Alessandro per il ruolo di esterno destro, mentre l’unica punta sarà il rientrante Pinilla (Denis è out per le cinque giornate di squalifica) supportato da Moralez, il nerazzurro più in forma.
Nel Cesena, 4-3-1-2 per i romagnoli, ci sono titolari tre vecchie conoscenze dei tifosi bergamaschi come Brienza (rifinitore), Capelli (centrale arretrato) e Perico (terzino destro). In attacco, accanto allo spauracchio Defrel, c’è Succi e non Rodriguez. Da tenere d’occhio anche il risultato del Cagliari (a -7 dall’Atalanta), di scena a Verona contro il Chievo.
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