«Capello mi manca un pochino, per non dire tanto...». L’ennesimo colpo a effetto di Antonio Cassano, neanche fosse una delle sue finte ubriacanti, è destinato a suscitar scalpore dalla Capitale a Torino in un inizio di 2005 calcistico che si preannuncia rovente, sull’asse Roma-Juventus. Per interrompere il suo silenzio stampa, datato oramai più di un anno, il giovane attaccante barese ha scelto l’ultimo giorno dell’anno più nero, la fascia oraria più ambita - i minuti finali del Tg1, cui ha concesso la sua esclusiva, a ridosso del seguitissimo messaggio di fine anno di Ciampi - e l’argomento più scottante: la voglia di vittoria, con o senza la Roma, e il rapporto con Capello.
Contraddicendo il compagno-amico Totti, che con l’ex tecnico giallorosso aveva nei mesi scorsi ingaggiato un duello a distanza proprio partendo dal rapporto con Cassano, il diretto interessato ha lanciato un messaggio all’attuale allenatore bianconero. Parole buone per gli affetti, ma soprattutto per risollevare il vespaio delle domande: cosa sceglierà per il suo
futuro Cassano, in scadenza di contratto nel giugno 2006 e dunque libero di decidere già tra un anno esatto? Resisterà alla sirena Juve?
(01/01/2005)
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