Atalanta, continua il digiuno di vittorie
Il Carpi pareggia su rigore contestato

Continua il digiuno dell’Atalanta, che non vince da dodici giornate (sei pareggi e sei ko) e che a Modena contro il Carpi è stata riagguantata su rigore abbastanza dubbio fischiato per un contatto tra Borriello e Poli al 29’ st e trasformato da Verdi al 31’ st. I nerazzurri, che avevano segnato per primi con Kurtic al 7’ st, si consolano con la resa del Frosinone a Genova contro la Sampdoria: ora il margine sui ciociari, terzultimi, è salito a +7.

CARPI-ATALANTA 1-1

RETI: 7’ st Kurtic, 31’ st Verdi su rigore.

Carpi (4-4-1-1): Belec 6; Letizia 6,5, Romagnoli 6, Gagliolo 6, Poli 6; Martinho 6 (43’ pt Pasciuti 6), Bianco 6, Lollo 6, Di Gaudio 6 (18’ st Verdi 6,5); Mbakogu 6,5, Lasagna 5,5 (24’ st Mancosu 6). In panchina: Colombi, Brkic, Porcari, Zaccardo, Sabelli, Crimi, Suagher, Cofie, De Guzman. All. Castori.

Atalanta (4-3-3): Sportiello 7; Bellini 5,5, Paletta 6, Masiello 6, Dramè 6; Kurtic 6,5, De Roon 5,5, Cigarini 5,5 (27’ st Migliaccio sv); Diamanti 5,5 (42’ st Gakpé sv), Pinilla 5,5 (22’ st Borriello 5,5), D’Alessandro 6. In panchina: Bassi, Radunovic, Freuler, Stendardo, Cherubin, Djimsiti, Gagliardini, Brivio, Monachello. All. Reja.

Arbitro: Calvarese di Teramo 5,5.

Per l’Atalanta è una ben magra consolazione, pensando al durissimo calendario che attende i bergamaschi, anche se è indiscutibile che dopo la giornata odierna si è ricreata una frattura abbastanza evidente tra le ultime tre e il resto della concorrenza (ora il Palermo è quartultimo con 27 punti, Frosinone terzultimo con 23, Carpi 21 e Verona ultimo e quasi spacciato con 18) con i nerazzurri che restano tredicesimi e in una posizione di relativa sicurezza.

Ma indubbiamente l’ennesimo pareggio pesa. Diciamo subito che il rigore che ha consentito al Carpi di pareggiare è stato un po’ di manica larga, l’intervento di Borriello su Poli che era spalle alla porta sarebbe da rivedere e rivedere in moviola per esprimere una valutazione precisa, però non è stato scandaloso, il tocco di Borriello sull’avversario c’è stato. E comunque l’Atalanta ha segnato nell’unica palla-gol costruita, mentre Sportiello ha dovuto sfoderare almeno un paio di interventi di rilievo e dunque il pareggio del Carpi, con Verdi che ha spiazzato Sportiello dal dischetto, è da considerare giusto.

Una compagine emiliana che doveva assolutamente vincere per continuare a sperare e che invece ha confermato la sua debolezza tecnica. L’Atalanta - schierata da mister Reja ancora con il 4-3-3 e per la prima volta orfana dell’infortunato Gomez - ha dato l’impressione di essere superiore di una spanna in una valutazione generale, ma se alla fine si costruisce poco, si commettono errori in difesa che potevano essere pagati duramente e non c’è la giusta cattiveria agonistica, l’1-1 è inquadrato e non fa una grinza.

Condensiamo in poche righe gli episodi di cronaca in modo da dare un’idea del match. Al 20’ pt punizione da destra di Diamanti, colpo di testa di Masiello verso il centroarea, ma nessun nerazzurro era in agguato per la deviazione in rete. Abbiamo descritto una delle azioni più incisive dei nerazzurri al di là del gol.... Il Carpi ha invece sfiorato il gol al 27’ pt, quando Mbakogu ha sfruttato un errore di Bellini per lanciare Lasagna che ha beffato i due centrali e si è involato solo davanti a Sportiello, ma l’attaccante emiliano si è allungato la palla e il portiere atalantino ha evitato il gol. Ma Sportiello ha smanacciato anche in corner una bordata da lontano di Bianco al 3’ st e ha bloccato un rasoterra insidioso di Di Gaudio al 14’ st, mentre al 11’ st era stato Mbakogu a essere impreciso di testa da posizione favorevole su traversone da destra di Letizia. Ecco perché l’Atalanta non ha molto da recriminare.

Atalanta che ha segnato al 7’ st: discesa sulla sinistra di D’Alessandro, traversone basso e zampata vincente di Kurtic nei pressi del primo palo. Proprio Kurtic si è rivelato a nostro giudizio l’atalantino più meritevole della giornata, per il gol e per l’intensità dell’azione a centrocampo, ed è un’annotazione da segnalare visto che lo sloveno non ha quasi mai inciso nella stagione in corso. Avrebbe potuto essere il gol più importante del campionato e invece il Carpi non si è arreso e ha conquistato, su azione nata da un corner da sinistra, il gol del pareggio.

Di Kurtic e Sportiello abbiamo già parlato. Sufficiente in generale la difesa, che però ha rischiato un po’ troppo considerando la scarsa forza offensiva del Carpi, con Bellini che è stato l’elemento meno sicuro sbagliando molto nel primo tempo. A centrocampo così così de Roon e Cigarini (colpito duro, è stato rilevato da Migliaccio al 27’ st), mentre in attacco Pinilla, pur molto volenteroso, non è stato mai reattivo e deciso in area di rigore, D’Alessandro ha avuto il principale merito di aver inventato l’azione del gol, mentre Diamanti ha predicato nel deserto nel primo tempo, anche stavolta i suoi traversoni non sono stati finalizzati dai compagni, ma nella ripresa è calato molto. Borriello, ex del Carpi, è entrato nella ripresa per sostituire Pinilla, ma si è notato soprattutto per l’intervento che ha indotto Calvarese a fischiare il rigore.

La 27ª giornata va dunque in archivio con la perdurante striscia negativa, con il +6 che è diventato +7 sul Frosinone, e domenica al Comunale ci sarà di scena addirittura la Juventus: l’Atalanta dovrà ancora sudare molto.

Marco Sanfilippo

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Atalanta in campo a Modena contro il Carpi nella 27ª giornata del campionato di serie A. I nerazzurri, che non vincono da undici giornate (cinque pareggi), devono tentare di prevalere contro la penultima della classe per rilanciarsi in classifica e allontanare i rischi di un coinvolgimento nella lotta per non retrocedere.

Nessuna sorpresa nello schieramento dei nerazzurri che per la prima volta in stagione devono rinunciare a Gomez, infortunato. A sostituirlo, nel modulo con il tridente confermato da Reja, c’è D’Alessandro che comporrà - con Diamanti e Pinilla - il terzetto avanzato. Inalterato il centrocampo con de Roon centrale e Cigarini e Kurtic interni, mentre in difesa si rivede sulla fascia destra Bellini, in quanto Conti è squalificato e Toloi infortunato, ko che non ha consentito lo spostamento a destra di Masiello, ancora centrale in tandem con Paletta.

Castori ha cambiato modulo e qualche interprete e presenta un 4-4-2 invece del consueto 4-4-1-1 con l’inserimento in attacco dell’insidioso Lasagna accanto a Mbakogu. Il team emiliano ha ben 9 punti di ritardo dai bergamaschi ed è obbligato a vincere se vuole mantenere accesa la fiammella della speranza di non retrocedere. Da notare che non c’è titolare il suo elemento più famoso, ovvero il difensore Zaccardo.

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