Calcio, in Italia la primavera non sboccia
Ma l’Atalanta in Europa è nella top 20

Scarsa l’incidenza in Italia dei giovani cresciuti nei vivai. Ma tra i 5 campionati più importanti l’Atalanta è al 18° posto, preceduta dall’Inter all’11°.

Una fotografia impietosa dello stato del calcio giovanile italiano. È quella scattata dal Cies, Centre for sport studies, che ha esaminato la situazione generale dei vivai calcistici delle squadre europee. Nel rapporto, i parametri presi in considerazione sono stati diversi e rappresentativi: il numero dei calciatori avuti, quelli passati in prima squadra o che hanno continuato la loro carriera in un club di massima serie, i minuti giocati. In percentuale solo l’8,6% dei calciatori cresciuti nei vivai ora in organico nelle squadre italiane: solo la Turchia ha fatto peggio. Per la cronaca, il campionato dove ce ne sono di più è quello bielorusso (34%), ma è decisamente poco rappresentativo. Se allora consideriamo i top five (Italia, Germania, Francia, Spagna, Inghilterra), guida la Spagna con il 23,7%, davanti alla Francia con il 19,4, la Germania con il 13,3, l’Inghilterra con l’11,7 e appunto l’Italia a quota 8,6.

Se consideriamo i 31 campionati europei, non c’è nessun settore giovanile italiano tra i primi 20. In testa ci sono i serbi del Partizan davanti ad Ajax, Barcellona, Sporting Lisbona e Dinamo Zagabria. Se restringiamo il cerchio ancora ai campionati top five, e qui troviamo l’Inter in posizione 11 e l’Atalanta alla 18ª. Per il vivaio bergamasco un fior di riconoscimento, considerando che la classifica è guidata dal Barcellona e sul podio ci sono Lione e Real Madrid. I nerazzurri (quelli bergamaschi...) sono preceduti dai francesi del Montpellier, ma davanti al Bayern Monaco.

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