Bonazzi non rompe il ghiaccio in Lapponia
Costretto al ritiro dall’ultramaratona

Si è conclusa prima del previsto l’avventura polare del bergamasco Giovanni Bonazzi. Sabato 18 febbraio ha iniziato una gara davvero proibitiva, la «Rovaniemi 300»: trecento chilometri in Lapponia, di cui la metà in solitaria, a meno 20 gradi e in tappa unica.

In un post su Facebook Bonazzi ha annunciato il suo ritiro. «Volevo ringraziare tutti gli amici che mi hanno seguito e fatto il tifo. Purtroppo la mia Rovaniemi 300 si è dovuta fermare al km 150, traguardo che mi ha visto vincitore lo scorso anno e deluso in questa edizione. Verso il 100° km sono stato malissimo, probabilmente una congestione per via delle temperature scese in modo repentino a circa -25° mentre mi trovavo sulle colline più alte. Quello che doveva “stare giù”, è “venuto su” e da quel momento non sono più riuscito ad alimentarmi ed idratarmi con conseguente drastico calo fisiologico della prestazione.

I 23kg della slitta sembrava pesassero ogni metro di più, il freddo mi ha preso in “ostaggio” e le mani non riuscivano più a far nulla, e prima di arrivare al checkpoint successivo, davanti a un fuoco per poterle scaldare e togliere dalla slitta ulteriori protezioni per tutto il corpo, ho rimediato un principio di congelamento agli alluci le mani mi formicolano e il naso sembra una grossa patata.....

Mi sono quindi “trascinato” fino al km 150, dove sono arrivato con tre ore e mezza di ritardo rispetto all’edizione 2016, nonostante le condizioni della neve, fossero molto più veloci.

A fronte di ciò, un premio di consolazione l’ho avuto ugualmente, una splendida aurora boreale mi è comparsa ben 4 volte: bellissimo spettacolo della natura!! L’amico Ronnie, continua la sua cavalcata a bordo della fat-bike. Condizioni spettacolari per i ciclisti che con neve compatta e ghiacciata stanno volando... 10ore e quaranta per il primo ciclista della Rovaniemi 150».

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