Blatter e Platini, partita finita
Ecco la squalifica: 8 anni

Era attesa la stangata e la stangata è arrivata. Otto anni di squalifica, con effetto immediato, per Joseph Blatter e Michel Platini.

Col secondo che vede di fatto chiudersi la sua carriera politica nel calcio quando stava per compiere il passo più importante: fino a pochi mesi fa era lui il grande favorito per le elezioni del 26 febbraio che designeranno il nuovo presidente della Fifa. La camera giudicante di quel Comitato Etico che aveva sospeso per 90 giorni i due dirigenti lo scorso ottobre non ha avuto pietà. In ballo quei due milioni di franchi svizzeri che Blatter, nel 2011, fece versare a Platini a saldo di una consulenza svolta dall’ex calciatore francese per la Fifa ma fra il ’98 e il 2002. Un pagamento finito prima nel mirino della giustizia svizzera, che indaga su Blatter per appropriazione indebita e gestione fraudolenta, e poi in quello della Fifa. Che, come si legge nella nota del Comitato Etico, non crede alla versione fornita dai due interessati.

Blatter, nella sua posizione di presidente della Fifa, ha autorizzato il pagamento a Platini che non aveva alcuna base legale nell’accordo sottoscritto da entrambi il 25 agosto 1999. Nè nella sua dichiarazione scritta nè durante la sua audizione, Blatter è stato in grado di dimostrare l’esistenza di un’altra base legale per quel pagamento. La sua affermazione a proposito di un accordo orale è stata ritenuta non convincente ed è stata respinta». Per il Comitato etico non ci sono prove sufficienti per ritenere Blatter colpevole di corruzione ma ha sicuramente violato una serie di norme del codice etico, che comprendono l’articolo 20 («offerta e accettazione di doni e altri benefit»), l’articolo 19 («conflitto d’interesse»), l’articolo 15 («lealtà») e l’articolo 13 («regole generali di condotta»).

© RIPRODUZIONE RISERVATA